Riceviamo e pubblichiamo,
2Se passa la proposta Iorio sul lotto zero, saranno sottratte ingenti risorse all’occupazione nell’edilizia per opere realmente utili alla nostra provincia
Le recenti affermazioni dell’ex governatore della destra Michele Iorio secondo cui “se non si realizza il Lotto Zero Isernia morira” sono surreali e fuorvianti.
In realtà è proprio impendendo lo spreco del Lotto zero che si difende lo sviluppo e l’occupazione: se passa questa proposta di Iorio ripresa dalla giunta leghista sovranista di Toma, verranno sottratti ben 174 milioni di euro al nostro territorio, che potrebbero invece destinarsi ad un piano di occupazione straordinaria nell’edilizia locale, per le infrastrutture piccole e meno piccole di cui la provincia di Isernia ha veramente bisogno e che vengono invece assurdamente negate.
Dalle frane, al dissesto idrogeologico, e alla viabilità ordinaria fatiscente che isola alcuni piccoli comuni o borgate, alla bretella di Venafro per la A1, al potenziamento dell’attuale rete viaria Isernia Campobasso, e si potrebbe continuare.
Per queste opere che servono nel nostro territorio dicono sempre che non ci fondi !
Ed infatti, mentre si negano i fondi per queste opere utili, secondo Iorio dobbiamo sprecare 174 milioni di euro per collegare soli cinque Km tra il bivio di Pesche e quello di Miranda, peraltro già collegati, con otto viadotti e due gallerie. Dunque per un’opera folle, inutile, oltre che dannosa per lo sfregio al paesaggio e la cementificazione selvaggia di un’area sottratta all’agricoltura sana da valorizzare. Per non parlare della salvaguardia delle sorgenti di San Martino.
Inoltre il lotto zero non è “il completamento di un’opera” come dice Iorio: lo scopo di abbreviare il tratto tra Isernia e Castel Di Sangro è già stato raggiunto dal Lotto 1 essa sì opera utile; né serve a decongestionare il traffico di Isernia Nord. Insomma non c’è nulla “da completare”.
Un’opera “vista e rivista” dice ancora Iorio: vero, ma solo per far lievitare da 258 mila a circa 4 milioni di euro il prezzo per il progettista e da 18 milioni a 170 milioni di euro il costo dell’opera (per ora). In realtà essa è ancora al vaglio dell’Autorità anticorruzione, della Corte dei Conti e della Procura di Campobasso e l’opera ancora non ha un finanziamento certo, salvo circa 4 milioni dati proprio da Iorio nel 2011 per il solo progettista, tramite il Comune di Isernia, e tolti dal fondo di coesione sociale regionale. Insomma, per quali reali interessi si fanno queste operazioni ?
Ci appelliamo perciò all’intelligenza e alla mobilitazione popolare: sosteniamo il Comitato popolare “NO LOTTO ZERO”, impediamo che ci vengano di nuovo sottratte risorse, questa volta con lo sperpero del “Lotto Zero” , e battiamoci perché esse vengano destinate con urgenza ad un vero piano di occupazione locale nell’edilizia, per realizzare le suddette infrastrutture realmente utili alla provincia di Isernia e da tempo attese.”