La pseudo risposta del sindaco di Isernia alle questioni sociali e di illegittimità poste dal Comitato NO STRISCE BLU, dalla Fiadel Isernia, dall’Associazione antimafia A. Caponnetto, e dal PCL di Isernia, sulla scandalosa vicenda delle strisce blu, è solo un insieme di fanfaluche.

Il fatto che la crisi esistesse da prima non solo non giustifica ma anzi aggrava il carattere socialmente vessatorio sulla popolazione locale, della decisione di aumentare di circa il doppio gli stalli e di circa il triplo le tariffe.

In quanto alle eccezioni di illegittimità da noi poste, fermo restando che ovviamente sarà anche la magistratura a vagliarle, le affermazioni diffuse dal sindaco di Isernia sono del tutto destituite di fondamento e prive di ogni pregio.

Sulla delibera consiliare n.14/2018 con cui si sono imposti gli stalli blu: vizio di eccesso di potere (assenza di dimostrato interesse pubblico sul traffico) e violazione e/o assenza di dimostrazione in delibera dei parametri urbanistici nelle zone degli stalli blu: dotazione minima di mq. 2,50 di parcheggi gratuiti per abitante (art. 3 del D. M. 2 aprile 1968) e almeno un metro quadrato per ogni dieci metri cubi di costruzione (art.2 della L. n.122/1999).

Della asserita “dettagliata relazione tecnica” che dimostrerebbe il rispetto di tali parametri – di cui parla il sindaco – non v’è alcuna traccia nella delibera n.14/2018 e ciò basta per annullare gli atti.

Poi. La illegittimita’ degli atti di affidamento alla societa’, attengono alla violazione dell’art.32 del codice dei contratti pubblici sotto diversi profili: gravissime difformità tra delibera di concessione e capitolato (esempio: numero superiore di stalli da 827 della delibera a 972 del bando, tariffa non frazionabile e aumento periodico non previsti in delibera), omessa delibera di giunta a contrattare, all’inesistenza del prescritto contratto con rogito del segretario (e conseguente elusione dei diritti di rogito e imposta di registro), nullità dell’affidamento in via d’urgenza non previsto dalla norma citata.

Le illegittimità eccepite sulla nullità della transazione del 25/06/2019, oltre che in conseguenza a quanto sopra anche perché: non è stata deliberata previamente dal Consiglio in violazione dell’art.42 TUEL, dispone l’aumento del 5% degli stalli a 867 senza aumento del canone come previsto dalla delibera n.14/2018, presenta illiceità della causa e del motivo contrattuale (v. in dettaglio nostra diffida presentata al Comune).

Sull’abuso di imporre il pagamento ai disabili il sindaco ha recepito la nostra eccezione circa la violazione dell’art.6.2 del capitolato, ma anche qui le sue chiacchiere stanno a zero: afferma che nel capitolato ci sarebbe una “disposizione contrastante” ma essa non c’è, basta leggerla, e si rifiuta inauditamente di ottemperare al suo obbligo di rescindere la concessione per inadempimento da parte della concessionaria la perciò continua “a multare” i disabili, fermo restando che la concessione va annullata in autotutela per tutti ivi sopra eccepiti.

Tra le altre violazioni di legge eccepite v’è l’inesigibilità della tariffa di € 0,80 oraria poiché manca l’ordinanza del sindaco prescritta dall’art.7 Codice della strada: l’ordinanza che cita il sindaco stabilisce nel dispositivo solo gli stalli non anche la tariffa, dunque è costui (non noi) a diffondere solo disinformazioni, ed è grave.

Non solo: il Consiglio (del. n.14/2018) ha deciso che tale tariffa vale per il solo anno 2018 e non è vero che si intende “prorogata per legge” come asserisce infondatamente il sindaco: il comma 169 della L.296/2007 stabilisce tale proroga solo per le tariffe di natura tributaria (…”tariffe e aliquote tributarie”…) non anche per quelle privatistiche e contrattualizzate come degli stalli blu.

Al sindaco, insomma, gli è sfuggita la “e” come congiunzione. Sic!

Ne deriva che non potrà neanche più sanare la situazione con una nuova ordinanza per gli anni dal 2019 in poi senza la previa nuova deliberazione consiliare!

Ma neanche questa è più possibile, poiché modificherebbe ex post un bando di gara già concluso (e peraltro illegittimo per quanto sopra).

Insomma rimane la tariffa a zero dal 2019 in poi e la concessione non ha più motivo di continuare: il Comune si è incartato e non gli rimane che annullare gi stalli blu ponendo fine a questo scandalo con tanto di scuse alla popolazione vessata.

E ci fermiano qui solo per ragioni di spazio; chi volesse entrare in maggiori dettagli potrà leggere la documentazione che abbiamo pubblicato sui nostri siti e sui social.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – Nucleo di ISERNIA