Il GECO è una delle cooperative che gestiscono, anche a Isernia, l’accoglienza migranti in appalto.

 Ma per Belpietro, in quanto liberista e antimigranti,  il problema non è nella privatizzazione della gestione dell’accoglienza, né di verificare quanto accade in prefettura in materia di appalti e controlli, ne l’operato di dirigenti prefettizi che sono spesso politici della destra, ne se la gestione del servizio da parte della GECO  fosse buona o cattiva, come avrebbe fatto un giornalista serio che peraltro intasca fior di soldi pubblici. Ne vi sono illecite operazioni da parte della GECO (lui stesso le esclude).

Del resto se Belpietro fosse stato mosso da questi sacrosanti doveri di inchiesta giornalistica lo avremmo visto con clamore al cubo per l’altra vera scandalosa vicenda riguardante altra Cooperativa: l’operazione “Welcome to Italy” condotta dalla Procura di Cassino che ha coinvolto anche il sindaco di Sant’Agapito, esponente della destra locale e già candidato alle regionali a sostegno della Giunta Toma fascio leghista; l’accusa è di aver favorito una cooperativa nell’appalto del servizio di accoglienza di minori migranti, in cambio di assunzioni di propri familiari.   Un’inchiesta che si estende a più province, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, estorsione, truffa allo stato ed enti pubblici, frode nelle pubbliche forniture, abuso d’ufficio, malversazione e fatture false. Tutto sulla pelle dei migranti ed a vantaggio di sfruttatori e speculatori, italianissimi e di pura razza ariana. Del resto il motto del capitale è: prima il profitto, poi, forse, un briciolo di umanità.

Come mai, sig. Belpietro, nessun analogo clamore nazionale su questa vicenda che invero appare ben più meritevole in tal senso ? Già, ma quella era un’altra cooperativa, che coinvolgeva un esponente della destra. E no, avrà pensato Belpietro: vero che sono pagato con fondi pubblici, ma io ho il compito di costruire falsa propaganda anticomunista riattizzando l’odio contro l’accoglienza dei migranti e contro i comunisti buonisti, rimasta in sottovoce durante la quarantena.

E quale occasione migliore di questa GECO che, magari sarà anche una delle poche che gestisce bene l’accoglienza a differenza di quelle legate a veri speculatori, ma ha due sorelle di sinistra vendoliane con una zia in Prefettura, e che vanno pure in gita su una barca fittata, imitando D’alema ! Vendola è di sinistra ma  non è comunista ? Vabbè , il popolino mica guarda al capello !  Cosi aggiungo a piacere pure un rolex a quei due polsetti comunisti, e il dado è tratto.

Che vuoi ? Se ci va il mio padrone Berlusconi in vacanza  in Sardegna è tutto giusto, anche se non ha mai detto da dove venne il suo fiume di miliardi dagli anni ’80 (a fronte di indagini  sul riciclaggio mafioso). Così se ci vanno i Formigoni, i Fontana, i Salvini e gli altri della Lega ladrona che pure di milioni cui render conto ne hanno tantissimi.

Che dire: applausi populisti dalla parte meno cosciente, e complimenti per l’organizzazione della becera  farsa,  ma abbiate almeno il buon senso di vergognarvi.

Noi continueremo a riproporre il punto vero: per la gestione pubblica e sotto controllo sociale, trasparente e ottimale dell’accoglienza, contro privatizzazioni e far west, il che sarebbe peraltro  di ostacolo alla vostra falsa propaganda;  sin dal quel consiglio comunale di Isernia che accettò la demenziale e razzista mozione fascio leghista di non accettare lo SPRAR, consegnando la gestione ai privati, che spesso significa proprio  mala gestio e  speculazione (anche se non è il caso della GECO  per quel che ci è dato sapere).

Voi  perseguitate (anche usando toghe nere)  la buona accoglienza, il buon sindaco di Riace, e chi salvava vite in mare perché vi conviene la condizione di clandestino da consegnare ai padroni di aziende  schiavisti e ai trafficanti di cui siete la sponda poltica, e per la vostra becera propaganda.

    Noi andiamo controcorrente, unendo ciò che voi volete cinicamente dividere  , facendo leva sui più rozzi istinti subumani, al fine di scatenare guerre tra poveri per salvare il potere distraendo settori popolari verso falsi obiettivi.

Noi vogliamo  unire tutti i lavoratori e gli oppressi,  italiani e migranti, nella lotta per una società più giusta, perché lo scontro non è tra bianchi e neri, ma solo tra masse di sfruttati e pochi potenti sfruttatori.

E’ questa la prospettiva su cui continueremo a mobilitarci con il  Coordinamento Molisano della sinistre di opposizione di cui siamo parte.

 

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – MOLISE