La legge elettorale è solo un pasticcio preparato a danno dei molisani dal governatore Paolo Frattura che prima ha voluto la nuova legge elettorale, poi ha tentato di rinviare la discussione, e ora annuncia il bisogno di modificarla.
 
Mesi fa ci si chiedeva sull’opportunità di approvare una legge regionale a fine legislatura, su cosa sarebbe potuto accadere in caso fossero stati sollevati profili di incostituzionalità. Nonostante tutto, la maggioranza è andata avanti e il 27 novembre, a pochi mesi dal voto, ha dettato le regole per l’elezione del Presidente della Regione e del nuovo Consiglio regionale.
 
Ora, sembra che, per evitare possibili impugnative e ricorsi elettorali, occorra modificare la legge elettorale, portando la soglia di sbarramento per le coalizioni dal 10% all’8%, e solo dopo valutare se esistono le condizioni per votare il 4 marzo.
 
Ma, in caso di election-day, entro massimo 10 giorni i Comuni dovranno affiggere i manifesti per la convocazione dei comizi elettorali. Quindi diciamo chiaramente che è sempre più probabile che si voti in aprile, con uno spreco di risorse pubbliche e alle spalle le elezioni politiche. 
Questa legislatura si chiude nel peggiore dei modi, anche grazie all’irresponsabilità politica di parte della maggioranza che ha approvato una legge elettorale tardivamente e a vecchie coalizioni in cerca di posti al sole.