di Tonino Atella
Un paesaggio spettrale, addirittura da incutere timore! E’ quello che resta a Torcino, estremo sud della pianura di Venafro ed estremo ovest del Molise, dove il Volturno nella nottata di tregenda con pioggia venuta giù per ore ed in quantità considerevolissima ha rotto gli argini, invadendo ogni cosa e distruggendo quanto trovava davanti.
Per fortuna non si segnalano feriti o altre situazioni drammatiche per le persone, ma i danni a colture e proprietà private della zona sono decisamente enormi. Nella tarda mattinata, quando l’acqua ha preso lentamente a diminuire senza però che il pericolo e i problemi siano passati del tutto anche perché si prevedono nuovi rovesci, non è rimasto che contare i danni. Veramente tanti, col peggio per le colture e le abitazioni della zona.
Torcino cioè è finita completamente sott’acqua e tante colture sono andate praticamente distrutte. Sul posto ininterrottamente Vigili del Fuoco, uomini e mezzi dell’Anas, forze dell’ordine e tant’altri per gl’interventi possibili ed aiutare quanti avevano bisogno. Il fango trasportato dalle acque volturnensi si è riversato su terreni, colture e strade, trascinando ogni cosa e distruggendo tutto quanto. Sulla Strada 25 o Via Vecchia, la maggiore arteria della pianura venafrana, uomini e mezzi dell’Anas continuano a lavorare per liberare la sede stradale da detriti, fango e addirittura da pezzi di tronchi d’albero trascinati dalla furia dell’acqua.
La situazione, fermo restando i consistenti danni, sta lentamente tornando alla normalità anche se persistono disagi e problemi nell’estremo sud della pianura venafrana, là dove la furia del Volturno si è abbattuta incontenibile. Per fortuna non interessata dallo straripamento delle acque fluviali il grosso della pianura venafrana, decenni addietro –si ricorda- rimasta invece sommersa dalle piogge torrenziali con danni considerevolissimi per la proprietà privata.