Lo afferma il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis, dopo la crisi di governo aperta dal leader della Lega.
“L’esecutivo guidato dal premier Conte – spiega – ha fatto una serie di provvedimenti che tutti i cittadini attendevano da troppo tempo: dal reddito di cittadinanza a quota 100, dal decreto Dignità alla legge Spazzacorrotti, dall’eliminazione dei vitalizi al maxi-fondo per i truffati delle banche, debitamente rimpinguato. Ciononostante, Salvini preferisce andare a casa per provare a governare da solo e fare i suoi esclusivi interessi, non quelli degli italiani. Una prova di scarsa serietà che delude profondamente chi in questo governo ci ha creduto, confidando potesse cambiare davvero, per il meglio, il nostro Paese. La mossa di Salvini è solo una corsa al potere e alle poltrone, cosa ben diversa da quello che ci hanno chiesto i cittadini dandoci la loro fiducia con il voto del 2018”.
“Come Movimento 5 Stelle – aggiunge il senatore – abbiamo fatto tutto il possibile, anzi: anche di più, cercando sempre di rispondere a quanto ci veniva richiesto, lavorando sodo, in silenzio e senza clamori. Non temiamo, pertanto, il confronto con gli elettori, ma riteniamo che si debba ancora portare a termine un provvedimento di cruciale importanza, troppe volte annunciato dai governi precedenti ma mai voluto per davvero: il taglio dei parlamentari, calendarizzata il 9 settembre. A noi, lo ribadiamo non interessavano e non interessano certo ora le poltrone, ma la gente, il popolo, i cittadini. Personalmente, ritengo l’esperienza fatta finora in Senato estremamente positiva: se dovessimo poter andare avanti, darò come sempre il mio contributo senza tirarmi mai indietro, com’è nella mia indole”.
“Se invece dovesse concludersi qui, ma non certo per colpa nostra – conclude Ortis – mi preparerò a una nuova sfida: per il bene dei molisani, che avevano un sogno condiviso, quello di un’Italia migliore, sarò al loro fianco con spirito di servizio e determinazione. Rinnovo la mia piena fiducia, comunque, al premier Giuseppe Conte e al vicepremier Luigi Di Maio”.