di Pietro Tonti
Ci auguriamo vivamente che ci sia un ravvedimento operoso da parte del Governo Draghi, prima che giunga la fatidica data del 15 febbraio 2022 in cui, dai cinquantenni in su, i lavoratori italiani saranno obbligati per legge alla vaccinazione e al super greenpass per poter portare il classico tozzo di pane a casa.
Mentre giungono forti posizioni di dissenso da quasi tutte le categorie dei lavoratori, anche da molti operatori delle forze dell’ordine: “queste nuove regole partono da un presupposto anticostituzionale, bocciato anche dall’Europa”, ma tutte le evidenze non bastano.
Non sono sufficienti nemmeno le posizioni diffuse attraverso le agenzie di stampa di altre nazioni che addirittura aboliscono il green pass e le restrizioni.
Nel Regno Unito il green pass sarà abolito dopodomani 26 gennaio. Lo stato di Israele, sempre preso ad esempio per la solerzia nelle somministrazioni, unica nazione ad avere somministrato anche la quarta dose ad una larga maggioranza di popolazione, elimina il Green Pass. Il Ministro Liberman: “Nessuna logica sanitaria. Si ammalano anche i vaccinati”. Lieberman si rende conto che il green pass provoca solo due cose: panico e crisi economica. Collaborerò con tutte le parti per levare il green pass e riportare la normalità”. L’arguto ministro per le Finanze israeliano in un tweet che letteralmente recita: “Non c’é logica medica ed epidemiologica nel green pass e su questo sono d’accordo molti esperti. (TGNEWS24).
Oramai è scontato che siamo all’epilogo di una lunga pandemia, ma in Italia i nostri governanti sono convinti di vivere ancora la prima ondata. Come il soldato giapponese Hiroo Onoda sull’isola filippina di Lubang, dopo 30 anni dalla fine delle ostilità, venne arrestato perché si rifiutava di credere che la guerra fosse finita.
Sveglia amici dragoniani, ministro della speranza, siamo andati oltre il buon senso, basta restrizioni, obblighi vaccinali, vessazioni.
Avete vaccinato oltre il 90% della popolazione oltre i 12 anni di età e ancora vi accanite, come un cane su un osso già spolpato: basta!
Possibile che il cittadino normale leggendo i giornali si accorge che state andando al largo a nuoto senza salvagente e voi che siete nella stanza dei bottoni, nelle “cabine di regia”, siete sordi; forse queste cabine sono talmente insonorizzate da non farvi udire l’urlo di dissenso che giunge a tutti i livelli contro misure risibili, farlocche e anacronistiche.
Disumana l’impassibilità del premier davanti alle proteste di mezza Italia, un accanimento su chi non ha voluto sottoporsi a questo presidio medico, per scelta o per patologie a rischio. Misure che hanno creato un’apartheid sanitario, messo fratelli contro fratelli, esaltato l’ignoranza e la stupidità delle persone nella richiesta di greenpass anche per un caffè al bar.
Gli onesti italiani relegati al ruolo di mariuoli, mentre quelli veri scorrazzano senza freni e senza controlli. Quel grande dispiegamento di forze ed energie inutili per controllare la signora Maria parrucchiera, se il cliente sia vaccinato o meno.
A tutto vi è un limite, quando le leggi o meglio i DPCM (deprimere procedendo con mortificazioni) si applicano cercando di tappare la falla nella diga con un cerotto, allora diventa tutto surreale, grottesco, tragicomico.
Fino a oggi non sono bastate nemmeno le evidenze più significative, come quella riportata in queste ore: “con Omicron “siamo fuori dalla pandemia”.
Non lo afferma Peppe il salumiere, ma Massimo Ciccozzi- responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma.
Ma anche i virologi da poltrona televisiva lo stanno ribadendo a reti unificate, possibile che al governo “dei migliori” queste realtà non scalfiscano minimamente?
Questa realtà oramai scontata, nei prossimi giorni deve trovare per ovvie ragioni quel barlume di ravvedimento, di allineamento e buon senso. Ci auguriamo che questo possa accadere subito dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Confidiamo in una sorta di amnistia, di indulto da parte del Parlamento per tutti gli italiani costretti a restrizioni da casa circondariale senza aver commesso reati.
Per quanto ci riguarda, non dimenticheremo questo periodo e la deriva autoritaria di un governo, di un premier non eletto dal popolo, anche se ogni singolo artefice di questa inutile vessazione, si sottoponga alle forche caudine televisive, cospargendosi il capo di cenere, ammettendo le loro colpe.