Continua incessante l’attività dell’Associazione ‘Oltre la vita’ onlus di Isernia, nata nel maggio 2007, per mantenere vivo il ricordo di Francesco Martino, giovane vittima, nel dicembre 2005, dell’incidente ferroviario di Roccasecca.
Da alcune settimane, i suoi operatori sono reduci dall’ultima missione umanitaria nello stato africano del Burundi, dove l’associazione molisana opera già dal 2008, ma la voglia di raccontare questa nuova esperienza è ancora tanta.
“Il paese – spiega Ugo Martino, consigliere della onlus, da poco rientrato in Italia – si trova ancora ad affrontare le emergenze createsi dopo l’ultima guerra ed ha grande bisogno di aiuti per tutte le attività quotidiane, con particolare riferimento ai bambini che sono numerosi in tutte le province del paese”.
Dal 16 settembre al 4 ottobre scorsi, i volontari si sono dedicati soprattutto alla Diocesi di Bururi installando due impianti fotovoltaici (con potenza disponibile di 3 kw) rispettivamente nell’orfanotrofio e centro disabili ‘St. Bernard’ di Makamba e nell’orfanotrofio ‘Uwimana’, sempre nella città di Makamba.
Nel centro disabili è stato potenziato il laboratorio protesi ed è stato istallato un laboratorio palestra per la riabilitazione, inaugurato il 27 settembre scorso.
Nel villaggio di Mabuga, dove è stato costruito il centro di salute con piccola chirurgia e sala parto dedicato a Francesco Martino, si è provveduto a rendere più efficiente l’impianto fotovoltaico da 6 kw di potenza.
Nella chiesa di Mudahandwa, funzionante già dall’anno 2009, si è provveduto a consegnare un aiuto economico ai circa 80 bambini della parrocchia e si sono gettate le basi per un prossimo progetto del 2018: la realizzazione di un mulino per cereali.
L’associazione ha donato all’orfanotrofio ‘Giovanni Paolo II’ di Gitega materiale per laboratorio di cucito, calzature, abbigliamento e medicinali di prima necessità oltre all’aiuto economico che viene distribuito due volte l’anno ai 30 orfani.
Sull’altopiano di Mubuga si è provveduto poi a installare varie tubature per l’approvvigionamento idrico e sempre nello scorso mese di ottobre è stato attivato l’ecografo del dispensario.
Tanta sono le iniziative già in programma per il prossimo anno, l’associazione per il 2018 intende continuare l’assistenza per le adozioni a distanza e per il microcredito, promuoverà il progetto mulino a Mudahandwa e continuerà nella realizzazione del dispensario a Buranda.
Per il 2018 l’associazione prevede, nell’orfanotrofio Uwimana, la costruzione di una cucina e 4 bagni con lavandini di ceramica e doccia. Favorirà anche l’inserimento scolastico nella Diocesi di Bururi, fornendo aiuti economici e sussidi didattici. I primi frutti si stanno già raccogliendo:
“Abbiamo il primo medico africano”, annuncia Ugo Martino con soddisfazione. Un ragazzo del villaggio che è riuscito a laurearsi nella capitale e vuole mettere al servizio della sua terra le sue competenze.
“Continueremo a lavorare senza stravolgere o condizionare usi, costumi fede e modo di vivere della popolazione burundese – commenta Martino –gli operatori avranno sempre come punto di riferimento la diocesi e i vescovi che le rappresentano, oltre a buoni e diretti rapporti con le autorità locali”.