di Tonino Atella
Soffermiamoci sulla possibile interpretazione del recentissimo voto regionale in Abruzzo che nell’ultima giornata domenicale ha dato il 48,14% dei consensi al centrodestra, sancendo la vittoria a braccia alzate di Marco Marsilio, senatore ed esponente di Fratelli D’italia.
A seguire, nettamente distanziati, il centrosinistra col 31% e quindi il Movimento Cinque Stelle fermatosi al di sotto del 20%; a seguire formazioni minori con consensi minimi. gli abruzzesi cioe’ hanno detto nettamente si al centrodestra, premiandone alleanza, intesa e soprattutto il programma, che mira a fare della regione abruzzese territorio e societa’ trainanti dell’intero centrosud d’Italia in prospettiva futura.
Ancora una volta superato quindi il centrosinistra, che evidentemente non riesce piu’ a centrare, meglio a capire e far proprie le aspettative degli italiani, ma anche sostanziale stop al movimento Cinque Stelle che ha perso oltre 20 punti percentuale rispetto alle ultime politiche (40% in quella circostanza, 19,4% ieri l’altro alle regionali d’Abruzzo), ribadendo il calo di consensi di cui si vociferava alla vigilia del voto dell’ultima domenica.
A questo punto dalla vittoria del centrodestra abruzzese possono scaturire interessanti prospettive politiche nazionali. La prima e piu’ sostanziale tra le considerazioni a farsi: il centrodestra unito vince nettamente, gli italiani credono nell’alleanza ritendola evidentemente affidabile e col loro voto continuano a sostenerla affinchè vada avanti e venga messa in atto anche in altri contesti ed appuntamenti nazionali.
Lo stesso Molise e’ prova provata di tutto questo. il governo molisano, stando all’esito dell’ultimo voto regionale nel nostro territorio, in effetti e’ espressione dell’accordo programmatico tra tutte le forze politiche del centrodestra, tanto da indirizzare con assoluta convinzione e determinazione le scelte politiche e programmatiche molisane, anche se probabilmente qualche aggiusto in giunta non tardera’ ad arrivare nel corso del mandato amministrativo in corso per meglio equilibrare rappresentanze, presenze, partecipazione e diritti di tutti coloro che hanno contribuito al successo nei seggi molisani dell’alleanza di centrodestra.
Dal Molise proviamo ad allargare il discorso all’intero territorio nazionale, partendo sempre dal netto exploit del centrodestra in Abruzzo. In effetti viene fuori, stando ai consensi scaturiti dall’urna abruzzese, che l’esperienza di tale accordo programmatico e’ praticabile ovunque nella penisola e lo stesso Berlusconi non ha fatto mistero, sia prima che subito dopo il voto abruzzese, della volonta’ propria e di tant’altri di procedere in tal senso.
Centrodestra unito quindi come prospettiva politica futura dell’Italia per affermare in tutta convinzione diritti ed aspettative dell’italiano comune, per rilanciare l’economia ed il lavoro, per ribadire le prerogative nazionali e finalmente per fermare la deriva di altrui matrice.