Novità di rilievo in vista per il futuro dei Consorzi di Bonifica del Molise : la riduzione delle “fasce” da quattro a tre per conferire maggiore democrazia interna a tali enti e di riflesso favorire l’economia agricola
I Consorzi di Bonifica del Molise, enti da rinnovare e rifondare nei loro principi statutari. Se ne sta occupando il governo regionale che ha appena provveduto al loro commissariamento per mettere mano ai nuovi statuti coi quali conferire maggiore e migliore spinta vitale a tali istituzioni. Si va quindi verso una sorta di “nuovo corso” di tali Consorzi, per usare una terminologia oggi tanto in voga, che ovviamente non può prescindere da rilettura e rifacimento degli stessi statuti consortili, per lo più superati dal tempo e come tali da rivedere e riscrivere. Premesso che le operazioni di rielaborazione statutaria sono tutte in itinere, proviamo ad avanzare considerazioni su quanto si vocifera sul tema specifico, ossia la revisione degli statuti dei Consorzi di Bonifica del Molise. Come detto, la finalità è quella di modernizzare i Consorzi stessi avvicinandoli alle attese delle categorie interessate, vale a dire i lavoratori della terra, che chiedono istituzioni al passo col terzo millennio, che mettano da parte principi abbondantemente superati e soprattutto che siano in grado di favorire il progresso delle imprese e del lavoro agricoli. Perché tutto questo avvenga è certamente necessario ed urgente portare piena democrazia ed assoluta parità partecipativa nella gestione amministrativa dei Consorzi molisani, mettendo mano una volta per tutte alle … famose e fatidiche “fasce”, ossia la ripartizione dei contribuenti/ elettori in base ai possedimenti e quindi ai tributi versati. Oggi, e la norma è datatissima, di tali fasce ne esistono quattro : si parte dalla prima che contempla i contribuenti che versano i tributi più ridotti e si arriva alla quarta, quella dei mega proprietari terrieri, i quali versano i tributi più consistenti in ragione dei loro possedimenti e dei servizi ricevuti, e che come tali sono posti in un’unica fascia, la 4^, indubbiamente privilegiata in tema di elezione dei suoi iscritti nelle deputazioni amministrative consortili. Gli iscritti nella 4^ fascia sono assai ridotti nel numero ma godono di evidenti facilitazioni per quanto attiene la loro elezione nelle deputazioni amministrative, il che li pone in una posizione d’indubbio privilegio rispetto alla massa (parliamo del 95% !) di tutti gli altri contribuenti. Ebbene dal Governo regionale del Molise si opterebbe, condizionale d’obbligo mancando l’ufficialità della cosa, per la cancellazione di tale quarta fascia e di prevedere in statuto solo tre fasce, inserendo quelli dell’ex 4^ fascia, ossia i megaproprietari, nella 3^ fascia assieme a tant’altri contribuenti/elettori, ovviamente con requisiti e prerogative diversi rispetto al passato. Perché la soppressione della 4^ fascia e soprattutto cui prodest, cioè per conseguire quale positiva finalità a vantaggio di tutti ? Proviamo a ragionare per supposizione, mancando -è bene ripeterlo- l’ufficialità di quanto in itinere. Così facendo si andrebbe verso una maggiore e migliore democrazia ed uguaglianza partecipativa, eliminando finalmente antipaticissime e senz’altro ingiuste -sul piano sociale e politico- situazioni di privilegio verso chi … più versando più deve avere, secondo taluni ! Modificare gli statuti quindi e scendere da quattro a tre fasce per concretizzare – e le situazioni reclamano da tempo … – maggiore e vera uguaglianza tra tutti i contribuenti/elettori, senza privilegi di sorta e conferendo piena democrazia ai Consorzi di bonifica molisani. Ribadiamo che trattasi solo di voci e supposizioni su quanto si avrebbe in mente di fare da parte del governo molisano, ma l’auspicio di agricoltori, imprenditori ed operatori dell’intero settore agricolo della regione è che finalmente i Consorzi di Bonifica del Molise vengano modernizzati ,avvicinandoli ai tempi moderni, alle attese ed alle necessità della gente del terzo millennio, e cancellando definitivamente tutto quanto ha poco o nient’affatto a che vedere con la democrazia, la partecipazione paritaria e l’uguaglianza. Si prospetta cioè una nuova alba, un nuovo corso per i Consorzi di bonifica molisani e la cosa non è affatto da poco, anzi … !
Tonino Atella