Neuromed impugnerà alla Corte Costituzionale il POS

Da diverse settimane siamo costretti a leggere, o ascoltare, sui maggiori organi di informazione della Regione attacchi gratuiti sull’attività del nostro Istituto.

La salute e l’impegno verso cure e terapie di qualità, sono stati messi alla berlina all’interno di un dibattito che segue la logica della mera strumentalizzazione politico-istituzionale.

Crediamo che ora sia arrivato il momento di cambiare il passo di questo dibattito. Basta con le speculazioni elettorali attuate da taluni esponenti politici – magari interessati ad una futura candidatura – solo per tentare di carpire con l’inganno il consenso degli elettori.

La salute richiede serietà e impegno, i molisani hanno bisogno di certezze, di servizi di qualità e non di chiacchiere finalizzate al solo scopo personale. Neuromed non è un soggetto politico ma una Istituzione che lavora solo per assicurare i massimi livelli di qualità nelle cure delle maggiori patologie neurodegenerative, per offrire servizi di eccellenza e che attrae circa il 90% di pazienti fuori Regione.

Teniamo a precisare, a scanso di ogni equivoco, che l’I.R.C.C.S. Neuromed è stato fortemente danneggiato dal Programma Operativo Straordinario 2015-2018, emanato nel settembre 2016 e diventato legge nel giugno 2017. L’Istituto, come altri Centri molisani, ha infatti promosso ricorso al TAR Molise per vedersi riconosciuti i legittimi interessi, ottenendone l’ordinanza n.167/2016 e sta ora predisponendo l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale.

Un Programma Operativo che non solo è stato redatto senza una preventiva analisi del fabbisogno del territorio, dato acclarato dal fatto che le numerose strutture che lo hanno impugnato hanno poi ottenuto la sospensiva da parte del TAR degli effetti dello stesso, ma che oggi diventa oggetto di una strumentalizzazione politica anch’essa miope e basata solo sui personalismi di chi vuole consensi senza pensare alle reali esigenze del cittadino.

Con la speranza che tali considerazioni possano fare chiarezza in un contesto ormai saturo di informazioni distorte e poco rispettose del lavoro di chi crede in una sanità di qualità. Con l’auspicio che tutti i cittadini molisani possano trovare le migliori cure nella nostra Regione anziché andare a curarsi fuori, con costo sociale e oneri a carico del bilancio regionale.