di Claudia Mistichelli Anche per il 2017, lo Stato italiano, ha previsto finanziamenti per bonus ed agevolazioni a persone in stato di necessità o con reddito molto basso. Vediamo in generale quali sono: Premio nascita di 800 euro e bonus asilo 1000 erogati dall’INPS (si aspetta decreto attuativo). Fondo per i nuovi nati per famiglie con più figli (si aspetta decreto attuativo). Bonus bebè e Fondo Voucher mamme lavoratrici. Bonus 18 per la cultura. Bonus per gli studenti che acquistano uno strumento musicale fino a 2.300 euro. Carta acquisti per le persone inserite nei progetti comunali di inclusione attiva. Partecipazione ad una lotteria a favore del consumatore che acquista presso i grandi magazzini, che hanno aderito ad inviare i dati telematicamente invece di rilasciare scontrino. Carta famiglia (ancora non attivata) e bonus famiglie numerose. Previsto un incremento degli assegni familiari. Fondo coniugi bisognosi (ancora non attivo) per chi è separato e non riceve contributi dagli ex coniugi. Fondi gestiti direttamente dai comuni per la morosità incolpevole. Bonus bollette elettricità e gas per i meno abbienti. (fonte Today Economia). Soltanto per la povertà, l’Italia, ad occhio e croce, spende parecchie centinaia di milioni di euro. Uno Stato in crisi può permettersi tutta questa spesa?Dovrà chiedere garanzie all’Unione europea che in cambio detterà legge sulla nostra Nazione? E’ possibile che non esiste altra soluzione a questa elemosina infruttifera?E’ banale sottolineare che offrendo lavoro si produce reddito e di conseguenza più entrate per lo Stato italiano. Abbiamo città nell’abbandono più completo invece di dare bonus a vuoto si potrebbero utilizzare persone disoccupate, in difficoltà e i giovani, retribuendo regolarmente.Ad esempio occuparsi del verde pubblico, per il decoro delle nostre città, nei canili, come guide di città, coadiuvare le forze dell’ordine nel controllo delle strade urbane, davanti alle scuole negli orari di entrata ed uscita dei bambini. Un’altra idea banalissima è quella di usufruire degli istituti scolastici che restano inutilizzati quasi tre mesi in estate, ma non vengono chiusi e il personale rimane in attività. L’idea più ovvia è quella di nominare maestri e professori senza cattedra per laboratori, sport o semplicemente per fare i compiti estivi. La vita è veramente molto semplice; ma noi insistiamo nel renderla complicata. (Confucio)
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