Anche quest’anno all’ingresso principale dell’Istituto Neuromed di Pozzilli è possibile visitare, fino al 06 gennaio 2019, il Presepe in stile napoletano dal tema: Natale è carità sociale. Ricco di scene di vita popolare con pastori di terracotta, vestiti con stoffe stile Settecento napoletano, è ambientato nella città di Torre del Greco, “città di lava e corallo ai piedi del Vesuvio”, paese natale dell’artista Claudio Villano, residente da oltre venticinque anni a Venafro.

<Per il secondo anno consecutivo -spiega il suo autore- si è pensato di portare un po’ di atmosfera natalizia tra le corsie dell’istituto Neuromed di Pozzilli, nonchè un sorriso ed un po’ di sollievo a coloro che in questo particolare periodo dell’anno sono costretti a trascorrere il Natale in ospedale>.

Questo il racconto presepiale sempre da chi ha realizzato il tutto: <Ma che vedo, ci sono Eduardo e Totò!!!  Ai miei tempi a casa si mangiava pane, Eduardo e Totò. Il primo è stato il Re del teatro Napoletano, il secondo il Principe del Cinema. Due grandi che con la loro saggezza hanno formato intere generazioni….! Ma guarda!!!  Non ci posso credere, ci sono anche Pino e Massimo! Sì, mi piace immaginarli così, che, insieme, tra una “canzuncella” ed una battuta, si fanno una partitina a carte.

Come vorrei stare insieme a loro. E ve lo ricordate l’odore del ragù della domenica mattina? A Napoli il trascorrere del tempo era dettato dai profumi: nei giorni feriali ti svegliavi con l’odore della “zuppa e latte”, la domenica mattina e nei giorni festivi con l’odore del sugo insieme alle polpette e braciole.

Nel periodo natalizio negli atri e nelle trombe delle scale dei palazzi c’era una sinfonia di odori tra cui primeggiava quello della pastiera napoletana>. Ancora Claudio Villano: <Quanti dolci ricordi affiorano nella mente… Le serate passate sulle scalinate della chiesa, solo per il gusto di stare insieme.

Ci hanno tolto anche questo, oggi non si gioca più, non si socializza più, la partita la vedi in TV, e se devi dire qualcosa non si parla più, ma si “chatta”>. Quindi il finale del messaggio attraverso “Natale è carità sociale”: <Almeno il giorno di Natale spegnilo il cellulare ed esci per strada a fare gli auguri personalmente, stringi la mano a quelli che incontri. Incrocia il loro sguardo e dì <Buon Natale !>. Sono i temi e i significati bellissimi che suggerisce il presepe di Villano, splendido lavoro dell’artista di “ Torr’ o’ Griech’ “ (Torre del Greco).