di Alessandro Cioffi

Il Molise si prepara a festeggiare il Natale portando in tavola ricette tradizionali che uniscono mare e montagna , figlie di una regione dalla piccola estensione, ma dalla grande cultura gastronomica

Come consuetudine di questo periodo, fervono i preparativi per le feste natalizie, e il territorio molisano si contraddistingue per il magico suono delle zampogne e varie cerimonie come la NDOCCIATA, celebrata ogni 24 dicembre ad Agnone. Anche l’arte culinaria è molto rinomata basti pensare ai singoli antipasti ricavati dagli insaccati locali come la ventricina  o  la salsiccia di fegato detta FRASCATEGLIA  accompagnati dai vari formaggi tipici. Fiore all’occhiello la frittata di cipolla o il calzone di ricotta per gli isernini, spostandoci sull’altopiano molisano non possono mancare il ”SAGICIOTTO” e pizza con i “CICOLI”  detti anche ciccioli ovvero pezzetti di carne ricavati dallo strutto del maiale. Secondo le antiche tradizioni alla vigilia di Natale il menù è prevalentemente a base di pesce, la zuppa di triglie e spaghetti allo scoglio trionfano nei vari cenoni, protagonista assoluto è il baccalà, utilizzato  in vari modi: dalla classica zuppa, al forno, oppure accompagnato dalle patate o da molliche di pane, uva passa e prezzemolo e viene chiamato baccalà “ARRACANATO”. Il 25  dicembre  i riflettori o meglio le papille gustative , si concentrano su un primo piatto tradizionale che può variare dalla lasagna ai ravioli al ragù,  immancabili sono agnello e salsiccia seguiti da broccoli e patate. Per quanto riguarda i dolci, I grandi classici locali sono il “MILK PAN”  , uno zuccotto intriso di crema di liquore molisano Milk e ricoperto di cioccolato bianco fuso, i profumatissimi “CALCIUNI” fritti, le ostie ripiene di una farcia a base di cacao, frutta secca e miele. Si trovano, inoltre, le versioni molisane di dolci diffusi anche nelle regioni vicine, come, i mostaccioli. Tutte queste specialità vengono servite con dello Chardonnay e del Pinot Bianco di cui il Molise è gran produttore.