Bollettino Asrem sul Covid odierno, come ci si aspettava, il balzo di positivi al virus è notevole, grazie alla variante molto contagiosa “Omicron”, 3,5 volte più contagiosa della “Delta” che parrebbe aver lasciato il passo in percentuali elevatissime proprio all’Omicron anche in Molise. Elevato il numero di tamponi processati 2.154.

496 i positivi riscontrati in tutta la regione. I casi maggiori nelle città di: Termoli 93, Agnone 76, Campobasso 50,  Isernia 33, Venafro 33, Guglionesi 25, Larino 12. Rimane sotto controllo  l’ospedalizzazione con 24 ricoveri, due più di ieri. I vaccinati ricoverati sono 8 con seconda dose o dose unica, 4 con terza dose; i non vaccinati al Cardarelli sono 12, di questi solo due sono in terapia intensiva.

Il Commento

Vorremmo esprimere positività non dai tamponi, ma dalla fiducia nel futuro che offre questa variante del Covid che potrebbe rivelarsi anche l’ultima per ritornare alla normalità.

Il dato negativo, come si evince dai numeri è l’alto tasso di positività, mai registrato in due anni, ma il numero elevato di positivi, non corrisponde ad un ricorso alle cure ospedaliere anche in Molise come nel resto d’Italia, questo è un dato che deve porci in una condizione di estremo ottimismo anche da noi.

Variante Omicron, Matteo Bassetti spiazza tutti: pochi sintomi anche per chi non è vaccinato

Pur non apprezzando  l’estrema esposizione mediatica di infettivologi quali Bassetti, questa volta siamo costretti a condividere il suo pensiero scientifico.

Matteo Bassetti interviene a Controcorrente, il programma di Rete 4 condotto da Veronica Gentili, e nell’affrontare i temi legati alla pandemia fornisce un argomento poco battuto finora. Lunedì 3 gennaio l’infettivologo del San Martino di Genova parla delle misure restrittive che il governo di Mario Draghi varerà nel prossimo Consiglio dei ministri di domani mercoledì 5 gennaio, come il super green pass che potrebbe essere esteso a tutti i lavoratori.

Il fatto è che gli effetti della variante Omicron sono meno gravi “nei vaccinati, ma spesso anche nei non vaccinati” afferma il primario.

Insomma, la nuova variante è più contagiosa ma causa meno ricoveri ordinari e in terapia intensiva, non solo per chi ha due dosi e booster, anche per chi non ne ha nessuna.

In entrambi i casi siamo davanti a “una sorta di forma influenzale, un raffreddore”.

Ci sono due quadri, spiega Bassetti,  “con la Delta che nel vaccinato doppia dose o tripla dose causa una forma influenzale e di raffreddore rinforzato, e la Omicron sembra fare lo stesso nel non vaccinato”.

Per questo “non possiamo affrontare la pandemia del 2022 con le regole del 2020, un conto è mettere in quarantena un soggetto non vaccinato che aveva una carica virale elevatissima. Oggi con una malattia che dura molto meno, mi sembra che non mettere in quarantena i contatti e accorciare quella degli asintomatici sia una misura di pragmatismo, che è quello anglosassone”, dice Bassetti.

“Dobbiamo porci un obiettivo che non può essere chiusure misure restrittive. La prossima primavera è probabile che avremo il 95 per cento della popolazione che sarà vaccinato o sarà venuto a contatto con la variante Omicron e avrà gli anticorpi. Allora non potremo dire alle persone che dovranno mettere la mascherina Ffp2 e non andare allo stadio” dice ancora Bassetti.

Sull’ipotesi di imporre la didattica a distanza ai bambini non vaccinati l’infettivologo è netto: “Io farei come si è sempre fatto in passato. Se un bambino è malato sta a casa sette giorni, punto e fine”.