di Claudia Mistichelli

Oramai anche la nostra piccola regione, composta da micro realtà, in cui ci conosciamo tutti (o quasi), è spesso travolta da tragici avvenimenti, come quelli accaduti nelle ultime ore.

Due giovani vite spezzate a distanza di poche ore, in due circostanze diverse, ma ugualmente dolorose.

Questa sofferenza dovrebbe portarci a riflettere in cosa si sta trasformando l’essere umano. La società e la famiglia, che un tempo erano il guscio di tutela dei nostri figli, oggi sono alla deriva, ci mostrano il lato peggiore, dove odio, rabbia e livore la fanno da padrone.

Le difficoltà quotidiane, economiche, di salute o lavoro, che sempre più spesso denunciamo sui social network, non giustificano questo sbando morale. Purtroppo si corre ai ripari, invocando pietà e perdono, solo quando i danni sono ormai fatti.

Spesso non ci rendiamo conto dei nostri comportamenti sbagliati, i quali alimentano e aizzano gli animi comuni. Senza pensarci due volte giudichiamo situazioni delle quali non conosciamo nulla e, soprattutto, che potrebbero avere risvolti negativi, dei quali tutti noi potremmo portarne il peso. Fermiamoci un attimo a riflettere e torniamo alla ragione.

Questa è la sconfitta di una società che si giustifica come moderna, ma che ci riporta indietro di decenni.