di Pietro Tonti

E’ un Molise che viaggia a due velocità, quello dell’amministrazione Toma in grado di legiferare dagli Stati Uniti attraverso una video conferenza via web con collegamenti veloci in un’amministrazione smart e, quella del Molise reale.

Dove con questo termine possiamo includere il digital divide, che nella maggioranza dei comuni dell’entroterra è una delle necessità più sentite. Qui una linea veloce su internet o anche quella cellulare è una vera chimera, linee web che quando ci sono, erogano i vecchi 56Kbps al secondo, cose da estinzione dell’ultimo dinosauro.

Situazione che inficia qualsiasi velleità di sviluppo e possibilità per piccole imprese, commerciali o artigianali che esse siano, di pensare ad un eventuale collocamento delle loro attività in questi comuni.

Poi i trasporti ferroviari, quelli rappresentano l’emblema della vicinanza all’Africa nera. Si sta pensando in ritardo di oltre 100 anni alla linea elettrificata, mentre qui da noi si potrebbe girare il film “Il treno più pazzo del mondo”. Senza alcun dubbio mutuando dalla pagina facebook “Binario 20bis”, i quali amministratori hanno gli occhi puntati sulla quotidianità dei disservizi ferroviari nel Molise, ci tengono informati in tempo reale, con quel giusto spirito sarcastico, necessario a sdrammatizzare una vera sciagura, rappresentata da una linea monorotaia obsoleta che conduce da Campobasso a Roma, la quale costa alla regione svariati milioni di euro l’anno.

Dove vediamo motrici e passeggeri fermarsi, per poi ripartire, fermarsi ancora, per poi decidere di far intervenire il bus sostitutivo, ma il treno alla vista del bus, ha uno scatto d’orgoglio e riparte. Questo succede da noi con ritardi normali di più di un’ora nell’arrivo a quel famoso binario 20bis della stazione Termini, che suona come una condanna all’ergastolo ferroviario per tutti i molisani.

Dalla super velocità dell’ente regione che riesce con la sua navicella spaziale amministrativa, addirittura a legiferare da oltre oceano, il popolo lentamente ed inesorabilmente sta ritornando al ciuccio parcheggiato davanti casa.

E’ il momento di offrire anche ai comuni mortali l’indispensabile per volare alto, fino ad allora – qualora avvenisse- converrebbe agire silenziosamente.