Avv. Castiglione,

le formuliamo il nostro apprezzamento per la recente nomina a Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana disposta dal Capo dello Stato, On. Sergio Mattarella, e ci permettiamo di condividerla con la rete delle comunità molisane dell’Argentina, dell’Italia e del Mondo, stante l’oggettivo valore etico di un riconoscimento attribuito ad una delle molteplici figure della nostra emigrazione.

Per il Molise questo legame con le seconde, terze e quarte generazioni che si affermano lontano dalla Terra di origine, è ancora più importante stante il numero impressionante di emigrati che superano di tre volte i residenti in Regione.

Su questi temi ci siamo soffermati ieri a Capracotta a latere di una riunione svolta con il Presidente della più dinamica associazione antirazzista tedesca “Mach MEINEN KUMPEL NICHTAN!”, Giovanni Pollice, per definire un rapporto di cooperazione capace di estendere anche sul nostro territorio le buone pratiche promosse in Germania con lavoratori e studenti contro ogni forma di xenofobia, discriminazione contro i profughi, persecuzione razziale o odio etnico.

Abbiamo avuto l’opportunità di acquisire l’esperienza straordinaria di Donato Pollice che, a 98 anni con una lucidità impressionante, ci ha ricordato la miseria diffusa della Capracotta degli anni Venti e Trenta del secolo scorso.

Salvo la parentesi di 7 anni tra guerra e prigionia, Donato dall’età di 6 anni ci ha raccontato di aver fatto il pastore, il manovale ed il carbonaio. Nel 1960, a 40 anni, si ritrovò nudo insieme a centinaia di italiani in un casermone di Verona dove in base ad accordi italo-tedeschi una commissione medica visitava i migranti diretti in Germania. Superò anche quella prova e si ritrovò prima a spaccare le pietre in una cava vicino Baden Baden e poi a fare l’operaio.

Donato ci ha raccontato dell’emozione intensa provata lo scorso anno quando, seduto vicino ad Angela Merkel, ha visto consegnare la Croce al Merito della Repubblica Federale Tedesca a suo figlio Giovanni per l’attività educativa antirazzista condotta prima nella Confederazione Sindacale DGB a Dussledorf, poi nel sindacato dei chimici ad Hannover ed infine nella direzione dell’Associazione “Mach MEINEN KUMPEL NICHTAN!”.

Capracotta, tra le comunità molisane, è quella che nasconde meglio le molteplici e brillanti esperienze di tante personalità che si sono affermate e distinte nei diversi ambiti professionali, socio-culturali ed imprenditoriali, come attestano figure come quelle di Marino ed Ermanno D’Andrea, Don Alberto Conti, Torquato Di Tella, Carmine Carnevale, Sebastiano Di Rienzo, delle famiglie Paglione e Di Nucci, e di tanti altri.

Auspichiamo che la meritoria attività di promozione storico-culturale di varie associazioni che si adoperano a Roma, in Molise e nel Mondo, possano progressivamente intensificarsi affinchè venga studiato, trascritto e valorizzato il contributo dato dalle persone originarie di Capracotta nei diversi settori in cui si sono impegnati con tenacia, competenza e passione.

 

Campobasso, 30 agosto 2018

 

La Vice Presidente                                                                             Il Direttore

Anna Spina                                                                                        Elisabetta Brunetti

 

P/L’Associazine Tedeschi

Michele Petraroia