Aprendo i lavori del Consiglio regionale di ieri mattina il Presidente Salvatore Micone ha dichiarato; “L’Europa e il mondo libero credevano che la guerra nei propri territori fosse ormai un retaggio del secolo passato.

Gli allarmi delle sirene antiaereo, le esplosioni nei palazzi istituzionali e civili, le persone costrette nei rifugi per sfuggire ai bombardamenti, il coprifuoco, le vittime di granate o mitragliate per le strade, le lunghe colonne di profughi europei che si
spostano da un lato ad un altro del continente con la morte nel cuore nell’aver dovuto abbandonare affetti e abitazioni, sembravano così lontane.
Da alcuni giorni, invece, ci siamo tutti svegliati da questo torpore e ci siamo accorti che queste immagini non sono girate in qualche studio cinematografico, ma sono reali e vedono protagonisti cittadini europei come noi. Uomini e donne, figli, nipoti, genitori, mogli o mariti di persone di nazionalità ucraina che siamo abituati a frequentare tutti i giorni e che ci
aiutano nella vita quotidiana dei nostri paesi.
Questo Consiglio regionale, che vede la rappresentanza politica di tutti i molisani, vuole dunque, qui e ora, esprimere vicinanza e solidarietà al popolo ucraino in questa difficile prova e, al pari delle istituzioni nazionali, europee e internazionali, intende ancora una volta ripudiare la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, così come stabilisce l’articolo 11 della Costituzione italiana.
L’Assise, quindi, non può che deplorare quanto accaduto in questi giorni con l’invasione ordinata dal Presidente Putin di uno stato sovrano da parte dell’esercito russo.
L’auspicio di tutti noi non può che essere quello che tacciano le armi, e che tutti i contendenti, quali che siano le ragioni per cui si sono mossi, ricerchino insieme, nel dialogo e nel confronto la pace tra i popoli”.
Il Consiglio regionale ha quindi osservato un minuto di silenzio per le vittime della guerra in corso in Ucraina