di Michele Petraroia
La cancellazione dei partiti popolari radicati sul territorio, l’attacco ai sindacati confederali, la deligittimazione delle istituzioni democratiche, lo svuotamento di tutto ciò che é rappresentanza sociale, unioni, associazioni o organizzazioni che siano, ha prodotto una società di individui soli, in competizione l’uno con l’altro, abbandonati al proprio destino e istigati a contrapporsi, polemizzare, scontrarsi e invidiarsi reciprocamente. Questo stravolgimento antropolgico é fortemente voluto dai nuovi potenti del mondo per continuare ad arricchire all’infinito senza essere ostacolati o frenati da nessuno. In una società in cui milioni di persone si uniscono in partiti, sindacati, associazioni o movimenti é possibile avere istituzioni democratiche forti e rappresentative capaci di dare risposte efficaci ai bisogni dei cittadini. In una società di individui soli, senza partiti, con sindacati deboli e istituzioni fragili gli unici a guadagnarci sono i potenti, i ricchi e i forti che continueranno a fare ciò che vogliono senza problemi. Non è vero che l’antipolitica non serve. Serve e come ai burattinai del mondo che hanno allontanato i cittadini dalla politica orientandoli verso l’antipolitica.