Tre stelle di speranza dall’esperanto, lingua della pace tra i popoli diffusa nel Venafrano e altrove dallo scomparso Amerigo Iannacone.
Ospite nei giorni scorsi a Venafro Michela Lipari, Presidente Nazionale della Federazione Esperantista Italiana.
Da diversi anni il gruppo esperantista “Tri steloj” opera su territori che abbracciano tre regioni italiane: Molise, Lazio e Campania. Detto che nei giorni scorsi è stata ospite a Venafro Michela Lipari, Presidente Nazionale della Federazione Esperantista Italiana, c’è da dire che fondatore e promotore del gruppo di cui in apertura è stato da sempre Amerigo Iannacone, da poco scomparso. «Avevo imparato l’esperanto, da autodidatta – affermava Iannacone – su un manuale di Bruno Migliorini acquistato nella primavera del 1982. Nell’esperanto avevo trovato oltre alla praticità didattica e quindi alla facilità di apprendimento, una duttilità del materiale linguistico e una eufonicità che si prestavano magnificamente all’uso poetico». Così dagli anni 80 iniziò la sua opera di diffusione – nell’area geografica posta a cavallo tra Molise, Lazio e Campania – dell’esperanto, lingua della pace tra i popoli e lingua che valorizza la lingua madre di ciascuno. L’esperanto, infatti, «lingua pianificata, nata nel 1887 da un’idea del polacco Ludwik Lejzer Zamenhof, si propone come seconda lingua di tutti per la comunicazione internazionale. In questi quasi 40 anni di intensa attività si sono susseguiti numerosi corsi di vario livello in diverse città della zona, e scritti e pubblicati tantissimi libri di ogni genere sia in esperanto sia sull’esperanto. Portavoce costante dell’esperanto, da ben 33 anni (cioè dal 1986), è la rivista mensile “Il Foglio Volante – La Flugfolio” che parte dalle Edizioni Eva di Ceppagna (frazione di Venafro), che si diffonde in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali, e che da 30 anni oltre a parlare di “letteratura e cultura varia”, condivide articoli in esperanto e sull’esperanto. Dal 2015 il gruppo “Tri steloj” festeggia a Venafro la giornata della lingua madre, occasione in cui vengono avvicinati anche nuovi aspiranti esperantisti. Il 21 luglio 2017, sempre a Venafro, col patrocinio della Federazione Esperantista Italiana e del Comune di Venafro è stato realizzato un evento dal titolo “Esperanto e musica”, anche quest’ultimo non rivolto in modo specifico agli esperantisti, ma concepito come evento aperto a tutti per far conoscere la lingua. Per l’occasione, oltre alla presenza di rappresentanti della FEI, un duo locale costituito da chitarra e voce ha allietato la serata eseguendo sia canzoni originali in esperanto sia canzoni celebri di altre lingue tradotte in esperanto. Nell’anno sociale 2017/2018, il gruppo “Tri steloj”, in collaborazione con l’associazione culturale “Deus Day” di Cassino è riuscito a organizzare un corso nelle scuole medie di Cassino, tutt’ora attivo. Non si esclude tra l’altro per il prossimo anno un corso anche su Isernia.
Tonino Atella