di Claudia Mistichelli
Le grandi manifestazioni popolari, nel corso degli anni, hanno cambiato la storia nel Mondo.
Dalla Rivoluzione francese, alla marcia per i diritti civili di Washington, dalla manifestazione del ’68 in Italia, alla Primavera araba, e tante altre ancora. Anche in Romania, in questi giorni, si sta svolgendo una grande rivolta popolare.
Poco più di una settimana di protesta, contro il Governo, che vuole depenalizzare i reati di corruzione ed abuso di ufficio. Il tempo ultimo, è l’11 febbraio per una decisione definitiva, ma il popolo rumeno, fino ad allora, non ha intenzione di cedere. “Il Paese ha bisogno di un governo trasparente, che sia prevedibile, alla luce del giorno e che non agisca di notte di nascosto”, queste le parole di Iohannis esponente del centrodestra rumeno. Insomma, proprio quello che ogni popolo si aspetta dal proprio Governo.
Intanto anche in Italia, su facebook, è nato un nuovo gruppo che porta avanti una protesta, prevista per l’11 marzo a Roma: UN POPOLO UNITO E’ PIU’ POTENTE DELLE ARMI. I coordinatori regionali, stanno ricevendo molteplici adesioni da tutta Italia e si spera in una grande manifestazione. Sarà una “rivoluzione pacifica” contro un Governo sordo ai bisogni del popolo italiano.
Dal corteo, che avrà inizio alle ore 10:00, si terminerà con una presenza fissa ad oltranza (probabilmente davanti a Montecitorio) fino a quando non saranno ascoltati e presi in considerazioni i bisogni dei cittadini. Invece a Campobasso, la manifestazione di maggio 2016 in favore della Sanità pubblica, anche se molto partecipata, non ha sortito i frutti sperati e ha prodotto solo effetti collaterali. Infatti, i protagonisti principali del Forum, costituito per la protesta, sono sotto inchiesta e denunciati a causa delle loro dichiarazioni. Le due più grandi sventure nella vita sono una cattiva salute e una cattiva coscienza. (Lev Tolstoj)