Ci risiamo con le impossibili condizioni del Rava, il fiume/torrente  di Venafro (in effetti vi scorre all’interno tanta di quell’acqua e continuativamente, che é impossibile definirlo torrente) che sistematicamente è oggetto di preoccupazioni per i venafrani. Le sue acque, periodicamente ricoperte da abbondantissima schiuma bianca, risultano allo stato di colore marrone scuro ! Non sono cioè chiare e limpide, come si conviene ad acque fluviali che arrivano dal Volturno, bensì sono scure, appunto marroni, ed emanano olezzi nient’affatto gradevoli. Ad avvedersene loro malgrado sia quanti risiedono lungo il Rava e sia i tanti ambosessi che ogni giorno passeggiano o corrono sul Lungo Rava per tenersi in forma. “Ma cosa sono queste acque marroni che scorrono nel letto del Rava -chiedeva contrariata una donna a passeggio sul Lungo Rava- e che emanano olezzi insopportabili? E’ chiaro che accade qualcosa di non naturale, con immissioni non in regola in tale corso d’acqua. Non ci vuole tanto a capire e individuare gli autori del fenomeno, dato che nel Rava arrivano non mille affluenti bensì due/tre, per cui basta poco per risalire a chi combina tutto questo e stoppare quanto accade nell’interesse di tutti noi e per tutelare lo stesso Rava”. Altro aspetto negativo che caratterizza lo stesso corso d’acqua, evidenziato ancora da quanti passeggiano o vivono nei pressi. “La vegetazione spontanea lungo gli argini del Rava -afferma un sacco di venafrani- è cresciuta a dismisura, tanto da ricoprire addirittura le stesse acque in diversi tratti. Tanto verde va rimosso per tenere in ordine e sotto controllo il Rava, prevenendo il proliferare di animali selvatici all’interno. Nei pressi del Rava infatti esistono tante abitazioni ed attività private, che non di rado in passato si sono ritrovate con animali assai sgraditi sull’uscio di casa e nelle stesse aziende”. A chi compete rimuovere il verde in eccesso dal Rava, tenendolo pulito e in ordine ? “In passato vi ha provveduto il Consorzio di Bonifica di Venafro. Pensiamo che le cose non siano cambiate, per cui aspettiamo che si proceda per la sicurezza e la tranquillità di tutti”.

 

Tonino Atella