di Antonio Amicone

Completamente scollegata da quella politica meritocratica di cui per decenni i cittadini e gli attivisti erano abituati, vale a dire il popolo ti elegge e quindi hai diritto a governare. La lega con Salvini in Molise ci fa assistere allo stravolgimento delle regole basilari, coadiuvato dal presidente Toma che gli regge le intenzioni e le applica. La lega ritorna in Giunta perseverando sulla negazione della giusta politica. Già lo stravolgimento assistito in regione dall’inizio mandato elettorale dei molisani tradito da una forma impositiva, le due elette della lega semplici consigliere e Mazzuto non eletto, coordinatore del carroccio regionale a rivestire il ruolo di assessore in Giunta eludendo oltre alle aspettative dei cittadini anche quello delle quote rosa mai rispettato fino ad oggi nell’epoca Toma. Una forzatura mal digerita dagli stessi molisani, non solo dagli addetti ai lavori. E si continua imperterriti nella negazione delle regole, dove alla necessità di dati certi si contrappongono solo posizioni verbali di congratulazioni e di meriti inesistenti.

Oggi è Michele Marone Assessore del gratta e vinci salviniano, puntava a fare il presidente alle ultime elezioni regionali, creando un suo movimento “Energie per l’Italia” e rinunciando in corsa alla sua candidatura affermando, riferito al centro destra che elesse Toma che a lui non piacevano le ammucchiate politiche. Ambizioso e   fortunato ad aver puntato sulla Lega, oggi ha vinto il toto assessorato, con quali meriti, con quali competenze specifiche con le deleghe assegnategli dal Presidente? Non lo sappiamo e appare anche superfluo appurarlo, la vera questione di cui si ha contezza, è del declino della politica, della negazione di quei principi che devono essere applicati con meritocrazia.

E Salvini ringrazia della benevolenza francescana ricevuta dal presidente Toma, solo su questa decisione, senza nemmeno aver consultato la sua maggioranza ha deciso sul quinto assessore. «Non vediamo l’ora di continuare a offrire l’ascolto e l’impegno della Lega a favore dei cittadini molisani – ha detto Salvini –  in un momento di grave crisi sociale ed economica, sarà nostro obiettivo incontrare tutte le associazioni di volontariato, terzo settore e famiglie, per offrire quell’aiuto che il governo non ha ancora dato. Vogliamo fare sempre di più e sempre meglio>>. Ma ahimè al governo c’è il PD e il M5S e non la Lega. Poi Salvini continua: “grazie anche a Luigi Mazzuto per il lavoro svolto, ci darà un aiuto prezioso a livello nazionale, soprattutto nel campo delle politiche sociali”. Tutti soddisfatti nel carroccio come il coordinatore lombardo jari Colla,  mentre l’intera maggioranza regionale silente, per il momento giace con un fuoco ardente, sotto la cenere c’è il dissenso.