Mascherine ad hoc per le persone sorde, ipoacusiche o che utilizzano apparecchi acustici. È questa la direzione che il Governo sta cercando di intraprendere nell’individuare Dispositivi di protezione individuale che possano essere certificabili dall’INAIL e quindi distribuiti attraverso le strutture commerciali e in ambienti pubblici strategici, come gli ospedali, gli ambulatori e le scuole.
Lo rende noto il portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle, Fabrizio Ortis, che fa riferimento a una recente nota dell’Ufficio per le Politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la quale si è intensificato il contatto con il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri e l’INAIL al fine di contrastare le difficoltà di comunicazione derivante dall’assenza di mascherine ‘trasparenti’ certificate.
Nonostante i vari DPCM abbiano previsto l’eccezione all’obbligo di indossare la mascherina per i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo delle stesse, ovvero con i soggetti che con essi interagiscono, “è innegabile – sottolinea il senatore – che l’uso generalizzato delle mascherine rischia di costringere determinate categorie fragili all’isolamento, se non addirittura di determinare la potenziale inaccessibilità ad informazioni necessarie per la salvaguardia della propria salute”.
La Presidenza del Consiglio, pertanto, ha chiesto al Commissario e all’INAIL di adoperarsi per individuare possibili produttori e per definire un processo di certificazione con procedura innovativa che corrisponda comunque alle caratteristiche tecniche necessarie di sicurezza e trasparenza.
“Il problema della comunicazione delle persone sorde è di attualità in tutte le Regioni d’Italia – aggiunge Ortis – e ora più che mai, col perdurare dell’emergenza Covid, è necessario facilitare l’accesso agli strumenti informativi per i diversamente abili. Non a caso, la Rai Accessibilità Pubblica Utilità nel corso del mese di novembre ha attivato la sottotitolazione dell’edizione del TG delle 14.00 nelle Regioni Sicilia, Campania e Piemonte e dell’edizione serale del TG del Trentino. Un servizio che risulta ormai attivo in 10 regioni e che, auspico, possa essere adottato al più presto anche in Molise al fine di garantire una sempre migliore accessibilità della programmazione tv”.
Abbiamo al tempo stesso chiesto al Ministero dell’Interno di assicurare attenzione
affinché, da parte di chi & deputato al controllo delle normative vigenti, sia rispettata
la deroga sancita dal DPCM e garantita la facolta dei cittadini di abbassare anche solo
temporaneamente la mascherina di fronte ad una persona con problemi di udito, senza
incorrere in contestazioni o sanzioni.