Fare dell’Unione Europea un attore di punta dell’aviazione internazionale. È questo l’obiettivo del Parlamento europeo che ieri ha adottato in Commissione Ambiente l’opinione sulla nuova strategia per l´aviazione che ha visto l´On. Patriciello relatore ombra per il Gruppo PPE. L’iniziativa – adottata con 53 voti favorevoli, 2 contrari e 7 astensioni – prevede un investimento di 430 milioni di euro all’anno da qui al 2020 e la creazione di circa 300 mila nuovi posti di lavoro, inserendosi nella scia delle grandi priorità volute dalla Commissione Juncker.

“La nuova strategia adottata oggi – ha dichiarato l’europarlamentare molisano a margine della votazione – ha un obiettivo ben preciso, e cioè quello di assicurare che il settore dell’aviazione europea rimanga competitivo e sappia cogliere i vantaggi di un’economia globale. Sono convinto che un settore dell’aviazione forte e proiettato verso il futuro porterà vantaggi non solo per le imprese ma anche per i cittadini europei, offrendo loro un maggior numero di collegamenti con il resto del mondo a prezzi più contenuti”.

Quattro le priorità del piano. Per prima cosa si punta ad aumentare la leadership europea nel campo dell’aviazione, stipulando nuovi accordi esterni con Paesi e regioni chiave nel mondo, tra cui Stati del Golfo e dell’Asia. Altro obiettivo chiave è il completamento “cielo unico europeo”, superando quindi l’attuale frammentazione dello spazio aereo europeo che costa almeno 5 miliardi di euro all’anno e comporta l’emissione di quasi 50 milioni di tonnellate di Co2 supplementari. La strategia, infine, propone un aggiornamento delle norme di sicurezza dell’Ue per mantenere standard elevati di sicurezza, a fronte di un traffico aereo in espansione, e un forte investimento nell’innovazione tecnologica e digitale, a cominciare dalla valorizzazione delle potenzialità legate all’utilizzo dei droni.

“Sono molto soddisfatto del voto di oggi – ha detto Patriciello. La strategia aiuterà le imprese europee a rimanere competitive grazie ai nuovi investimenti previsti e alle opportunità di fare affari e di crescere in modo sostenibile. Anche i cittadini europei ne beneficeranno grazie a una maggiore scelta, a prezzi più bassi e a livelli più elevati di sicurezza”.

Per consolidare il ruolo di punta dell’Europa nel trasporto aereo internazionale l ‘Unione Europea ha pianificato un investimento di 430 milioni di euro all’anno fino al 2020. Si stima che le nuove soluzioni proposte per la gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo possano portare alla creazione di 300 mila nuovi posti di lavoro.

“Un solido settore dell’aviazione – ha spiegato Patriciello – garantisce oltre cinque milioni di posti di lavoro e oltre il 2% del Pil dell’Unione. Questa strategia giustamente è mirata sugli investimenti, l’accesso al mercato, sulla riduzione dei costi e l’incremento dell’efficienza. Le compagnie aeree e gli aeroporti europei devono competere in un mercato globale: per vincere questa sfida c’è però bisogno di una politica esterna dell’Ue più ambiziosa”.

Il parere della Commissione ambiente sarà implementato nella relazione tematica che la Commissione Trasporti del Parlamento europeo è chiamata ad elaborare nelle prossime settimane prima del voto in Plenaria previsto per la Sessione di Strasburgo di dicembre.