Mancati fondi all’editoria, precarietà di chi svolge il lavoro di giornalista in un momento storico in cui il governo pare abbia deciso di non finanziare più editori e giornali, mancando finanche l’applicazione della legge sul credito di imposta per chi investe in pubblicità, contribuiti erogati nel 2018 e fondi non più stanziati  nel 2019 con perdite ingenti per chi si occupa di informazione e comunicazione. Entra a sostegno dei giornalisti proprio l’Ordine del Molise che per dare un impulso ad un segmento in caduta verticale in questa regione, con il rischio di chiusura di tanti organi di informazione fa presente ai sindaci e alle amministrazioni comunali l’opportunità offerta dalla   la legge 150/2000 che stabilisce le regole per la diffusione delle comunicazioni nella pubblica amministrazione.

E’ auspicabile che nel vostro assetto organizzativo, sia presente anche la figura dell’Addetto Stampa, come, peraltro, previsto nel protocollo firmato, l’anno scorso, dall’Anci con l’Ordine dei Giornalisti del Molise e l’Associazione Stampa Molise. Il ruolo dell’addetto stampa può essere ricoperto solo da un giornalista iscritto all’Ordine professionale a cui va applicato uno dei contratti della categoria. La normativa vigente offre anche la possibilità di istaurare un rapporto di lavoro di natura fiduciaria a tempo determinato, purché venga assunta una persona in possesso dei requisiti previsti dalla legge.

Questa figura va distinta dalle altre che si occupano di comunicazione o di segreteria. Qualora un soggetto non titolato dovesse svolgere un’attività propriamente giornalistica, si potrebbe configurare il reato di esercizio abusivo della professione perseguibile in sede penale, così come avviene per qualsiasi altra attività professionale. Né, tantomeno, la firma di un sindaco in calce ad un comunicato può superare la norma di legge.

Nelle realtà più piccole, l’Ufficio Stampa potrebbe essere organizzato anche in modo consorziato e quindi essere al servizio di più comuni. Questa formula consentirebbe la condivisione della spesa e favorirebbe anche la collaborazione istituzionale. Questo è il sasso lanciato dall’Ordine dei Giornalisti in attesa che i primi cittadini recepiscano e si adoperino per dare sostegno a questo mestiere e offrire professionalità e puntualità nelle comunicazioni istituzionali.