di Claudia Mistichelli

Altro che Trump, la vera lotta al terrorismo è made in Italy. Finalmente, dopo tante rivendicazioni e mille dubbi sulla tossicità del prodotto, arriva in dotazione alle Forze dell’Ordine, lo spray al peperoncino.

I delinquenti, i pregiudicati incalliti e i terroristi, non avranno più scampo in Italia, una buona pasta aglio, olio e peperoncino, non gliela negherà più nessuno.

Immaginiamo a quanto salirà il prezzo di questo ottimo alimento, da sempre utilizzato nelle nostre cucine. Sarà il prossimo business: piantagioni di peperoncino, piantine coltivate ovunque, anche sul balcone di casa.

Investitori da ogni parte del Mondo, acquisteranno azioni delle aziende, quotate in Borsa, produttrici di spray o dei fantastici sughi italiani al peperoncino.

Insomma, sicuramente questo prodotto risolleverà le sorti economiche dell’Italia, forse, riusciremo anche a sconfiggere la crisi. Questa buona notizia, rassicurerà il Magistrato Mascolo di Treviso, il quale, ultimamente ha rilasciato queste dichiarazioni: “lo Stato ha perso completamente e totalmente il controllo del territorio, il lavoro di un giudice penale è, oggi, paragonabile a quello del soldato al quale, per tenerlo calmo, fanno scavare un buco e poi riempirlo”.

Sono parole dure e gravissime, una denuncia di abbandono totale al quale lui vuole porre rimedio armandosi.

Sicuramente provvederà a comprare uno spray al peperoncino. Anche tutte le scorte dei politici saranno dotate di questa moderna e potente arma?

Se questo allarme, di anarchia e di rinuncia alla legalità, è lanciato addirittura da un Magistrato, cosa dovrebbe dire il popolo italiano?

Il cittadino comune sta urlando a gran voce tutte le ingiustizie che subisce da tanti anni! Il cittadino è indifeso e sottomesso a ogni tipo di violenza, furto, aggressione, minaccia o di crimine.

Il cittadino deve subire una giustizia cieca, con sentenze spesso ingiuste. Il cittadino deve subire un servizio di ordine pubblico lento, che interviene, molte volte, a reato compiuto.

“L’anarchia è il primo gradino del potere assoluto.” (Napoleone Bonaparte)