di Tonino Atella

L’impossibile boscaglia cresce a dismisura e ciononostante nessuno interviene a tagliare, pulire e rimuoverla, restituendo pulizia, decoro e decenza alla zona, nonché tranquillità ai residenti. Il riferimento è per la fitta e pericolosa vegetazione che avvolge su ambo i lati il Rava, corso d’acqua che chiude a sud Venafro, senza che ci si decida ad intervenire. “Probabilmente uffici e persone preposte all’incombenza saranno andati in ferie -affermano amaramente coloro che ogni giorno devono vedersela con tale insostenibile situazione- altrimenti non si spiega quanto sta accadendo, ossia permettere che la boscaglia avanzi inesorabilmente verso le nostre attività e le abitazioni, portando animali selvatici, problemi e preoccupazioni senza alzare un solo dito per rispettare i nostri sacrosanti diritti alla tranquillità ed alla salute personale, e senza provvedere a tagliare, rimuovere e pulire gli argini del torrente”. E’ l’amarissimo, ed abbondantemente condivisibile, sfogo di residenti, lavoratori e di tutti coloro che ogni giorno passeggiano o corrono lungo gli argini del Rava, costretti ad assistere al progressivo ed inesorabile sviluppo della boscaglia in questione senza intravedere soluzioni ed interventi di sorta. “Non è concepibile quanto sta accadendo -aggiungono i tanti cittadini esasperati- per cui torniamo a chiedere a gran voce che si ripuliscano gli argini del Rava, tagliando finalmente la fittissima vegetazione cresciuta a dismisura al punto tale da divenire una vera e propria boscaglia con tanti animali selvatici all’interno”. Quindi la puntualizzazione: “Molti residenti, vista l’allarmante situazione dinanzi l’uscio di casa, hanno provveduto a tagliare in proprio verde, erba, arbusti ed alberi, pur di vivere in tranquillità. Ma non è certo questa la soluzione ottimale. Ci sono gli enti preposti a tanto, grazie soprattutto a tasse e tributi che noi cittadini regolarmente paghiamo per ricevere i servizi dovuti, che però non s’intravedono. Perché non s’interviene? Torniamo a sollecitare pulizia, decoro e tranquillità dinanzi alle nostre case, sperando che finalmente qualcosa si nuova”. Sulla stessa lunghezza d’onda si trovano tutti coloro che quotidianamente amano passeggiare o correre sul Lungo Rava, per cui l’istanza appare assai diffusa e come tale da non poter ulteriormente disattendere.