Li pulirà prima o poi gli argini del Rava, corso d’acqua che chiude a sud l’abitato venafrano, il Consorzio di Bonifica della piana dell’estremo Molise occidentale, ente preposto a siffatta incombenza ? E’ quanto si chiedono residenti e lavoratori lungo il citato Rava, ma anche i numerosissimi che ogni giorno sono soliti passeggiare, correre e tenersi in forma sui marciapiedi lungo il predetto corso d’acqua. “La vegetazione spontanea non più rimossa e tagliata da anni lungo gli argini del Rava -asseriscono molti venafrani- è cresciuta a dismisura e lo spettacolo non è affatto bello. Addirittura è tanta e così fitta l’erba e la vegetazione in genere che l’acqua che scorre nel letto del torrente non si vede più !”. Le dichiarazioni di quanti risiedono e lavorano nei pressi : “Temiamo per la nostra incolumità fisica -spiegano questi- in quanto in siffatta fittissima vegetazione non più tagliata vivono e si moltiplicano un sacco di specie di animali selvatici, in primis serpenti. Sollecitiamo perciò che quanto prima s’intervenga  a pulire ed a rimuovere  l’erba, restituendo la tranquillità perduta”. Molti dei residenti, visti i ritardi accumulati dall’ente preposto all’incombenza, alias Consorzio di Bonifica, si sono “armati” di santa pazienza e con … olio di gomito hanno provveduto a tagliare in proprio erba e quant’altro dagli argini del Rava dinanzi casa, in modo da recuperare pulizia, sicurezza e tranquillità. “Non è giusto però quanto siamo stati costretti a fare !”, replicano spazientiti costoro, che nello specifico hanno certamente tantissima ragione da vendere.

 

Tonino Atella