Le Comunità montane sono dure a morire. Toma rinnova

l’incarico ai Commissari liquidatori per altri tre mesi

di Christian Ciarlante
Le Comunità montane sono come la ‘gramigna’, tenaci e con radici forti, ragion per
cui è opera ardua liberarsi definitivamente della loro presenza. Sono il simbolo di
quegli Enti inutili che hanno rappresentato e, tutt’ora rappresentano (in alcuni casi),
spreco di risorse pubbliche. Non riusciamo proprio a farne a meno, infatti, ci sono
regioni che le hanno soppresse ed altre che la tirano per le lunghe per liquidarle.
Sembra di assistere alla ‘telenovela’ sull’abolizione delle Province, nonostante gli
sforzi profusi per farle scomparire definitivamente, oggi sono ancora in piedi a mezzo
sevizio e con pochi fondi a disposizione. Le Comunità montane sono unioni di
Comuni montani e pedemontani, anche appartenenti a province diverse, il cui scopo
è la valorizzazione delle zone montane. Hanno un organo rappresentativo e uno
esecutivo composti da sindaci, assessori o consiglieri dei comuni partecipanti. La
costituzione delle comunità avviene con provvedimento del presidente della Giunta
regionale, mentre la loro disciplina è regolata dalla legge regionale. Questi Enti
dovevano valorizzare il territorio, ma nel 2008 si è deciso di azzerare i fondi a loro
destinati.
Il Molise le ha cancellate tutte e dieci nel 2011. L’ex presidente della
Giunta regionale, Michele Iorio, aveva fissato al 31 dicembre 2013 il termine ultimo
per attuarne lo smantellamento. Ma, come capita spesso in queste circostanze, tra il
dire e il fare c’è di mezzo la politica che, come da consuetudine, ama allungare i
tempi ‘sine die’. Dopo quasi 11 anni, siamo ancora alle prese con i commissari
liquidatori che resteranno in carica fino al 30 giugno 2021.
Il presidente Toma ha
rinnovato l’incarico ai commissari Carlo Antonio Perrella (Matese–Fortore Molisano),
Giovancarmine Mancini (Cigno Valle Biferno–Trigno Medio Biferno – Trigno Monte
Mauro), Pompilio Sciulli (Comunità Montane del Volturno–Centro Pentria–Alto
Molise–Sannio) e Domenico Marinelli (Molise Centrale) per accelerare la
liquidazione delle quattro Comunità montane superstiti. Il Consiglio regionale aveva
stabilito che entro la fine di marzo doveva concludersi il lavoro dei Commissari,
archiviando una volta per tutte la parentesi riguardante gli ultimi Enti montani
ancora esistenti sul territorio.
Per tutti i Commissari, è previsto un compenso lordo di 2mila euro al mese omnicomprensivo. L’auspicio, è che questo sia l’ultimo rinnovo delle cariche commissariali perché, dopo quasi 11 anni, non si puo’ continuare a prendere in giro i molisani.