di Alfonso Mainelli
L’On. Federico era solito farsi un selfie davanti al Ministero dello Sviluppo Economico ed informare i molisani che lui era stato, insieme ad Amadori, ad una riunione del tavolo tecnico per la GAM.
Naturalmente era una balla grande coma una montagna in quanto Amadori a quel tavolo non ci si è mai seduto, come lui del resto.
Adesso, ignaro del fatto che abbiamo pubblicato decine di volte come funziona il regime delle responsabilità in tema di salute pubblica nelle Regioni in Piano di rientro dal debito sanitario, addirittura nega che Giustini era in quota 5S e vorrebbe far passare il generale nominato Commissario su loro indicazione come uno sprovveduto succube della politica regionale. In realtà al governo di questa nazione c’erano i 5S, e Federico è un parlamentare di questa repubblica.
Avevano TUTTI i poteri per imporre alla Regione Molise le regole per la sanità regionale. Ma al governo interessa solo che noi paghiamo i debiti che lo Stato ha fatto tramite i SUOI Commissari.
Se avessimo avuto una delegazione parlamentare degna di questo nome ci sarebbero stati garantiti DALLO STATO i livelli essenziali di assistenza, sulla cui mancanza i 5S molisani si sbracciano e urlano per distrarre la gente dalla responsabilità che il Movimento 5S ha in merito alla disapplicazione dell’art. 120 Cost. nella nostra Regione. Infatti quell’art. obbliga lo Stato ad intervenire, sostituendosi ai competenti Organi regionali, quando la Regione non riesce a raggiungere, appunto, i livelli minimi di assistenza nel settore sanitario regionale.
Quindi, caro On. Federico, ERA COMPITO TUO muoverti in tal senso e pretendere dal tuo partito il rispetto della Costituzione in questa Regione. Ma la poltrona è la poltrona, e non la si mette a rischio per difendere i diritti dei molisani in materia di sanità pubblica. Meglio uscire sulla stampa locale e sperare che ci siano ancora abbastanza boccaloni da credere al ciuccio che vola.