Riceviamo e pubblichiamo
Testo lettera trasmessa al presidente Mattarella
Sig. Presidente,
ho ascoltato attentamente il messaggio di fine anno e mi ha colpito il richiamo al lavoro che dà dignità ad ogni persona. Purtroppo nel Sud e in Molise il lavoro manca, quel poco che c’è scompare o si trasforma in contratti precari con più ore e meno diritti. Per noi donne, e per chi non è più giovane, è più difficile trovare un nuovo impiego. Perdere il posto di lavoro per noi è un dramma, si entra in una situazione di incertezza e di aspettativa che muta la vita e la rende più dura, aspra e difficile.
Il collocamento pubblico non esiste più e per chi è avanti con l’età non c’è spazio nemmeno nelle agenzie di collocamento private dove portiamo i curriculum ma non veniamo mai chiamati nemmeno per attività semplici di sostituzioni per pochi giorni. Ci si aggrappa a tutto nella speranza di tornare al lavoro ma da sole e trovando le porte chiuse non si va lontano.
In questi giorni di festività ho saputo che mi è stato negato anche il sussidio della mobilità in deroga che mi spettava per legge. Il sindacato mi aveva rassicurato sui 7 mesi che attendevo del 2015 e su una parte dei 6 mesi del 2016 perché lo Stato con una legge di settembre scorso aveva assegnato alla Regione Molise più di 50 milioni di euro per pagare le mobilità in deroga del 2015 e 2016.
Purtroppo in questi giorni sono andata all’INPS e mi hanno detto che la Regione Molise qualche giorno prima del Santo Natale ha cambiato le regole, non mi tocca più niente e non posso rifare nemmeno la domanda per il 2016. All’improvviso mi sono sentita abbandonata e non riesco a capire perché le mie domande fatte correttamente all’INPS sia per il 2015 che per il 2016 non sono più valide.
Ogni volta che sono andata allo sportello a chiedere notizie mi dicevano che aspettavano i soldi dallo Stato, e ora che lo Stato ha assegnato i fondi per pagarci sono state cambiate le regole e non ci tocca più niente, né lavoro e né mobilità in deroga. Il periodo delle festività per chi non lavora non è molto bello ma mai avrei pensato che mi sarebbe accaduta una cosa del genere, in questo modo e proprio a Natale.
Distinti saluti.
Carolina D’Antino