Schietti ed assolutamente veritieri, tanto che sfidano apertamente chicchessia a smentire quanto asseriscono. Trattasi di lavoratori e studenti pendolari venafrani che ogni giorno raggiungono Isernia in treno per ufficio o scuola e che nel primo pomeriggio fanno per rientrare. “Solo che la puntualità del convoglio ferroviario in arrivo alla stazione di Isernia intorno alle h 14,00 perché si possa rientrare nei Comuni da dove al mattino siamo partiti -affermano contrariatissimi uomini, donne e giovani di Venafro e centri limitrofi- è cosa rara, addirittura rappresenta l’eccezione. Sono invece assai ricorrenti i ritardi, che ci costringono a restare 10’, 20’, 30’ in stazione ad Isernia ad attendere l’arrivo del convoglio. Conseguentemente rientriamo a casa quasi sempre con una mezz’ora buona di ritardo e la cosa si ripete quasi sistematicamente. Non staremmo qui a protestare ed esprimere contrarietà se il disservizio fosse raro o sporadico, ma purtroppo il ritardo del treno è … puntuale, ossia si ripete sistematicamente e con buona frequenza”. “Sono anni che ogni giorno viaggio in treno da Venafro ad Isernia e ritorno -afferma un professionista- e purtroppo il disservizio, ossia il ritardo, è storico ! Possibile mai non riuscire ad invertire una volta per tutte tale tendenza negativa, facendo viaggiare i treni in Molise finalmente in perfetto orario ?”. Giriamo la domanda a chi è preposto, perché il diritto di chi viaggia su rotaia con regolare biglietto in tasca, diritto a viaggiare in orario, sia finalmente rispettato.

Tonino Atella