Gli intrecci politici e personali che reggono il sistema di potere che governa la città sono il nocciolo della questione Campobasso. Leggevo, un articolo pubblicato on-line, come negli ultimi 15 anni i consiglieri comunali a Campobasso sono sostanzialmente sempre gli stessi, tra questi, un buon numero passa da uno schieramento politico all’altro con una disinvoltura da navigate ballerine di danza classica, incuranti di una città depressa e morente.
In tutto questo qualcuno sa dirmi dov’è la sinistra? In particolare la sinistra campobassana, i comunisti campobassani che si dichiarano alternativi al PD dove sono? Nessuno che abbia sentito il bisogno di costruire una lista e un programma per il Comune di Campobasso alternativo al Sindaco uscente Battista e al CS? Nessuno che abbia sentito il bisogno di ritrovarsi e discutere pubblicamente sulla necessità o meno di competere alle elezioni comunali? Nessuno che abbia sentito il bisogno di spezzare quell’intreccio perverso fatto di conoscenze e rapporti personali, di conformismo, servilismo , opportunismo, provincialismo che hanno soffocato la città?
Che dire, noi, Laboratorio Progressista, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto in questi anni. Sugli altri, io una risposta me la sono data, gli “amici” si fa per dire, sosterranno il PD, gli “amici” con il pugno alzato, spesso invitati in televisione a fare la parodia degli anticapitalisti,antifascisti, degli ecologisti ambientalisti, i difensori, a parole, dei “beni comuni”(quelli che si autodefiniscono “compagni”) si accompagnano al circo che governa la città, alimentando e votando il sistema, autoassolvendosi con la teoria del tatticismo della sopravvivenza, la loro sopravvivenza.
Nicola Lanza