di Pietro Tonti

In un momento di penuria idrica a livello generale, assistiamo alla pazzia pura, ad una negligenza al limite della pena capitale.

La preziosa acqua del nostro fiume molisano ha perdite nell’area di Benevento sulla condotta per circa 200 litri al secondo. Non è tutto, la disgrazia più grande si è verificata nelle scorse ore quando le acque canalizzate, hanno sfondato la cabina di Gioia Sannita riversando l’acqua nelle strade, nelle cunette, con una potenza inaudita.

Un disastro che le autorità responsabili, come riferisce il collega del quotidiano “Altrabenevento” Gabriele Corona, nel servizio che riportiamo in basso integralmente di Valentino Soreca,  non sono stati capaci di evitare.

E mentre i cittadini molisani in tantissimi comuni del basso Molise, sono costretti ad avere l’acqua contingentata, ad orari definiti, in provincia di Benevento la nostra risorsa idrica, in periodo di gravissima siccità, di raccomandazioni alla cittadinanza di farne un uso ponderato, si getta senza essere riutilizzata per negligenza di chi dovrebbe tutelarla.

A farne le spese i cittadini tutti. Il Molise in primis, con le acque del Biferno cedute alla provincia di Benevento attraverso l’acquedotto Campano e una condotta con un diametro di 190 cm, un’imponenza di acque che devono dare sollievo alla cittadinanza di Benevento che ne consuma 140 litri al secondo e ai paesi limitrofi, ma anche gli abitanti dell’area di Benevento che sono senza risorse idriche, nonostante l’acqua sia disponibile, per incuria da parte di chi è chiamato a gestire le condotte.

Il servizio eloquente e drammatico realizzato da Altrabenevento: