“Contributo a sostegno dell’acquisto di parrucche ed attività di supporto a favore di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia”, è il titolo di una nuova proposta di legge regionale (contraddistinta con il n. 62), di iniziativa consiliare (*), presentata in Consiglio regionale.
La pdl, all’art. 1, prevede che la Regione riconosca lo stato patologico della perdita dei capelli derivante da trattamenti antitumorali, per questo la stessa interviene a sostegno dei pazienti oncologici affetti da alopecia per evitarne la sofferenza psicologica, oltre a quella derivante dalla malattia e dalle cure che ne conseguano e, dunque, migliorarne la qualità di vita, il ritorno al lavoro e la socialità.
Viene quindi prevista la concessione di un contributo nella misura massima di 250,00 euro (erogabile una sola volta ogni due anni) per l’acquisto di una parrucca ad ogni paziente residente in Molise e affetto da alopecia a seguito di trattamento antitumorale.
L’art. 3 prevede poi che la Regione promuova il progetto “Banca dei capelli” con la funzione di radicare la cultura della donazione, così da sopperire gradualmente al contributo economico previsto dalla stessa legge attraverso la sottoscrizione di apposite convenzioni con imprese di produzione o distribuzione di parrucche, che accettino la donazione di ciocche di capelli in cambio della fornitura gratuita di parrucche.
La proposta di legge, inoltre, prevede che la Regione assicuri uno specifico percorso di ascolto, sostegno e accompagnamento, collocato all’interno delle attività dei consultori familiari pubblici, secondo modalità diversificate, individuate in base agli effettivi bisogni manifestati dai pazienti e in una logica di supporto personale e di aiuto, attenta al disagio e alle difficoltà delle persone fragili, prevedendo:
a) il sostegno psicologico e l’orientamento dei pazienti oncologici affetti da alopecia e delle loro famiglie;
b) la concessione di specifici contributi alle organizzazioni del terzo settore per lo svolgimento, in stretto raccordo con la rete ospedaliera, di attività di supporto psicologico e di orientamento alle persone affette da questa particolare patologia.
La pdl inizia ora il suo iter valutativo presso la Commissione consiliare competente per giungere poi all’attenzione del Consiglio per la sua definizione.