di Alessia Tonti
Fatevene una ragione: il Molise esiste e sforna eccellenze indiscusse, soprattutto in ambito culinario. Come Stefano Rufo, in arte Chef Rufo, il nuovo Re della cucina molisana.
Negli ultimi mesi ha collezionato titoli da far invidia a cuochi mediaticamente più blasonati:
- Gambero Rosso 2018
- Campione nazionale de La Prova del Cuoco “Il Campanile 2017”
- Chef Awards 2017 (tra i migliori 100 ristoranti d’Italia)
- Ambasciatore della cucina molisana nel mondo
- Testimonial de La Molisana, la miglior pasta d’Italia e una delle poche realtà imprenditoriali in crescita del Paese
Dalla collaborazione con l’azienda specializzata nella produzione di pasta è nata l’ultima creazione di Chef Rufo, una ricetta dal titolo “Autunno alle Porte”, che ieri sera un gruppo di 32 selezionati ospiti ha potuto gustare nella meravigliosa location della Locanda Belvedere.
L’Italian Tour di Chef Awards
Dopo il grande evento Chef Awards 2017, dove protagonista è stata l’oggettività delle recensioni on-line, il percorso continua con l’Italian Tour: un viaggio alla scoperta dei migliori ristoranti italiani.
Un’opportunità per promuovere e far conoscere da vicino la cucina, lo Chef e la storia di ciascun ristorante, attraverso la creazione della “ricetta” dedicata ad Italian Tour, basata sull’autenticità della tradizione, dei prodotti locali e del territorio.
Tra le 10 tappe dell’Italian Tour non poteva mancare la Locanda Belvedere da Stefano, che ieri sera è stata protagonista della seconda tappa.
Chef Rufo ha fatto accomodare gli ospiti nella saletta interna “Charles Moulin”, quella delle grandi occasioni, e ha proposto un menù di altissima qualità, con materie prime eccellenti e un vino per ogni portata (cantina Tenimenti Grieco).
Gli impiattamenti, soprattutto quelli della ricetta principale “Autunno alle porte” e del “Fagiolo che diventa dolce” sono stati sublimi.
Gli invitati – tra cui spiccavano tre eccellenze dell’imprenditoria molisana come Rossella Ferro (La Molisana), Edmondo Angelaccio (King of Truffles) e Claudio Papa (Dolceamaro), oltre a giornalisti (Vincenzo Cimino in rappresentanza del Consiglio Nazionale dell’Ordine), tour operator, chef, sommelier e critici enogastronomici – hanno vissuto una vera e propria esperienza culinaria all’insegna dell’esaltazione dei sapori locali, nel rispetto della tradizione ma rivisitati in una chiave più moderna.
Il regolamento dell’Italian Tour Chef Awards prevede che ognuno dei dieci ristoratori crei un piatto ad hoc per la tappa-evento.
E il piatto creato da Chef Rufo, “Autunno alle Porte”, ha rappresentato pienamente il territorio: Fusillone “la Molisana” su fonduta di caciocavallo, condito con tartufo bianco King of Truffles, salsiccia croccante, salsa di barbabietola e chips di zucca in abbinamento con il vino 200 metri Tintilia del molise doc.
Il menù della serata
La tappa-evento organizzata da Chef Awards presso la Locanda Belvedere si è aperta con un aperitivo servito nella veranda calda e accogliente in legno di abete.
Lo Chef Rufo ha proposto il Pacchero liscio crema di formaggio e tartufo; Bignè con mousse di carciofi e tartufo; Roasti di patate uovo di quaglia e carpaccio di tartufo; Garganelli alle verdure con perle di tartufo; Frittella integrale con miele al tartufo; e la mitica Polpetta della nonna, la cui ricetta viene custodita gelosamente da Anna, la mamma di Chef Rufo.
Gli ospiti, fatti accomodare poi nella saletta interna “Charles Moulin”, hanno gustato 3 antipasti: tartelletta scomposta con ricotta mantecata al caffè e chips di patate; crema di porro e crostino di pane nostrano; marinata di wagyu su letto di valeriana, anelli di cipolla, panna acida e perle di balsamico in abbinamento con il vino Chapeau A’ La Vie Blanc Spumante Bianco Brut.
A seguire due primi: lo spaghettino quadrato alla ciambottella ricotta passita e castagne e l’Autunno alle porte di cui vi abbiamo già detto.
Infine un secondo di gran pregio: il vitello nel vitello con una purea di topinambur e verdure glassate, in abbinamento con il Triassi Rosso Terre Degli Osci Igt.
A chiudere un dolce a dir poco spettacolare: un cremoso di fagiolo bianco confetto di Acquaviva (di cui Chef Rufo è testimonial) con granella di nocciole tostate, castagne e dark sherry su letto di salsa di pistacchio, goccia di yogurt, fiori eduli, pan di spagna essiccato a forma di ciociera e sfera di cioccolato Papa al 70% con mousse di pan di spagna e cacao.
Una serata deliziosa, dove l’arte culinaria del creativo Chef Rufo si è sublimata nella poetica magnificenza enogastronomica del Molise.
Perché, come raccontava lo Chef Gusteau nel pluripremiato film d’animazione Ratatouille:
“L’alta cucina non è una cosa per i pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare anche l’impossibile e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore. Quello che dico sempre è vero: chiunque può cucinare, ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi.”
E l’intrepido Chef Rufo oramai è entrato tra i grandi cuochi d’Italia. Con la sua terra, il Molise, nel cuore e nei piatti che crea.