di Claudia Mistichelli
Quando i nonni raccontano della loro vita, forse ci annoiano, ma, questi racconti ripetitivi, tramandano esperienze e donano una eredità di ricordi che comprenderemo solo da adulti. Altri tempi, altra educazione.
Tempi in cui esistevano valori dei quali andare fieri: amore per la famiglia e per gli amici, rispetto per il prossimo e per la legge.
Tutto questo serviva a superare le difficoltà quotidiane e le dure prove che la vita ti imponeva. Oggi, invece, tutto è permesso. In nome di una libertà di pensiero che è soltanto una libertà di fare il proprio comodo, aggirando le regole, a discapito del prossimo.
Assistiamo impotenti all’evolversi dei tempi in cui diventa normale truffare, derubare, infliggere abusi e violenze. Il pensiero moderno vuole che non ci sia più una pena detentiva ma, una pena riabilitativa, da questo nasce la scelta di depenalizzare i reati.
Senza regole, senza un programma, senza una prevenzione, senza strutture adeguate, tutto questo consente praticamente a chiunque, italiano e non, di poter delinquere nel nostro territorio, sapendo che non sarà punito.
“La Legge: è la norma, o l’insieme di norme, che regolano il comportamento etico e sociale degli uomini.” Questo liberalismo economico, etico, morale, si sta dimostrando catastrofico e sta impoverendo la nostra società.
Dando potere a pochi furbi e lasciando il resto del mondo nella disperazione. Praticamente, siamo passati da un potere estremista rigido a un potere estremista liberale, ma in entrambi i casi chi ne pagherà le spese saranno i popoli.
Popoli affamati che cercano libertà, ma anche giustizia, proprio quella che in Italia oggi stentiamo ad avere. Senza regole e senza il rispetto delle leggi, non ci può essere giustizia per nessuno. “Per andare avanti bisogna voltarsi indietro!” (cit.)