Presieduto dal Presidente Salvatore Micone si è svolto nella giornata di ieri i il Consiglio regionale. L’Assemblea ha iniziato l’esame della proposta di legge n° 101, di iniziativa del Consigliere Calenda, concernente: “Istituzione Consulta della Famiglia”. Ha illustrato l’iniziativa legislativa il Relatore, Consigliere Cefaratti. Sono quindi intervenuti per esprimere le proprie posizioni politiche a riguardo i Consiglieri Primiani, Manzo, Calenda, Fanelli e Facciolla.

La pdl è stata quindi approvata con 11 voti favorevoli e 8 contrari. In particolare la nuova legge prevede l’istituzione della Consulta regionale della famiglia che è chiamata a svolgere funzioni di impulso e sostegno alla realizzazione, da parte dell’Amministrazione regionale, di politiche rispettose del principio di sussidiarietà e dei diritti della famiglia, con funzioni consultive, propositive nonché attività collaborative per le politiche e gli interventi che la Regione rivolge alle famiglie.

La Consulta persegue le finalità di:

a) promuovere e salvaguardare i valori della famiglia, quale luogo simbolico dove si promuove la crescita, lo sviluppo, il sostegno e il benessere di tutti i componenti il nucleo familiare;

b) favorire la partecipazione attiva della famiglia alla vita culturale, sociale e politica;

c) favorire, in sinergia con l’Amministrazione regionale, politiche familiari che tutelino e sostengano le funzioni e i diritti della famiglia, favorendo interventi che permettano e/o agevolino la permanenza dei suoi componenti all’interno della struttura familiare;

d) facilitare il confronto tra diverse esperienze in materia di politiche per la famiglia; e) promuovere iniziative tra Amministrazioni e territorio che rendano la comunità e le istituzioni più sensibili nei confronti della famiglia; nonché adeguate ai bisogni della famiglia;

f) promuovere relazioni tra i diversi soggetti, istituzionali e non, che operano sul territorio regionale;

g) esprimere, quando richiesto, pareri su tutte le materie di competenza regionale che riguardano le politiche familiari ed i relativi servizi.

Sono organi della Consulta il Presidente, due vice Presidenti, il Segretario e l’Assemblea generale. Fanno parte della Consulta regionale della Famiglia i delegati degli Ambiti sociali territoriali, il delegato dell’Assessorato alle politiche sociali, il delegato dei Consultori familiari dell’ASREM, il delegato dell’Ufficio Scolastico regionale, il delegato dell’ANCI, i delegati dei maggiori comuni (Campobasso, Termoli, Isernia, Larino, Bojano, Trivento e Riccia), le associazioni iscritte nel Registro Unico del Terzo Settore (previa loro specifica richiesta) che svolgono attività senza scopo di lucro e che operino in modo continuativo per almeno due anni sul territorio regionale, aventi nello statuto attività in favore del nucleo familiare. La Consulta, che ha durata triennale, ha quali organi: un Presidente, due Vicepresidenti e un Segretario.