Assistiamo quotidianamente a Storie di regolare inciviltà, a chi getta buste di immondizia dai cavalcavia dei ponti, lancia bottiglie di plastica dai finestrini delle auto, o addirittura di chi usa i boschi come vera e propria discarica abusiva.
Quello a cui alcuni cittadini di Isernia hanno assistito ieri pomeriggio ha dell’assurdo. Lungo l’ampia strada dopo la piscina comunale, prima dell’ingresso del lavaggio a gettoni, alle ore 19:00 del pomeriggio in questo periodo la strada che giunge al terminal dei bus è sempre molto frequentata da podisti di ogni età. Una signora passando su questa strada con nonchalance e non interessandosi minimamente di chi potesse vedere il suo gesto inconsulto, in corsa ha lanciato una busta di plastica dal finestrino della propria auto che giunta a terra si è infranta lasciando per strada decine di pannolini sporchi. Davanti agli occhi increduli di diverse persone, la signora ha poi svoltato senza ritegno verso il vicino autolavaggio.
Un episodio che la dice lunga sul senso di civiltà di questo essere umano, ma a cui vi è stata la pazienza e la precisa volontà di attenderla dei presenti che finisse di lavare l’auto e ritornasse sulla strada, dove è stata fermata da chi aveva ben individuato l’auto e il suo autista.
Con gentilezza, senza inveire sulla donna, le hanno consigliato di scendere dall’auto e raccogliere quanto impudentemente aveva lanciato a terra. La signora in un primo momento si è resa estranea ai fatti, ma con le testimonianze dirette delle persone, ha dovuto ammettere il suo atto incivile ed è stata costretta a riprendersi da terra l’immondizia sparsa al suolo, non senza inveire contro chi le intimava di farlo con educazione.
Se questo è il grado di cultura civica a cui siamo ridotti, non possiamo meravigliarci dei giovani a cui siamo tenuti a dettare le regole di comportamento. Non dovremmo stupirci che siano autorizzati a non rispettare niente e nessuno, a sporcare e lasciare bottiglie e immondizia in ogni dove; a rompere qualsiasi cosa sia pubblica o privata che incontrano. Una riflessione doverosa per invertire questi gesti deprecabili bisogna pur farla.