Il Prefetto di Isernia, Fernando Guida, risponde all’appello lanciato dall’assessore comunale Eugenio Kniahynicki, per la convocazione di un tavolo sulla sicurezza relativo al problema dello Spaccio alla villa comunale.
“Vorrei anzitutto chiarire che esistono appositi canali istituzionali che le Amministrazioni comunali possono e devono seguire per chiedere al Prefetto la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in merito a problematiche riguardanti la comunità locale amministrata ed il relativo territorio”.
E’ quanto ha fatto lunedì scorso il Sindaco d’Apollonio che ha inviato al Prefetto un’apposita nota con la quale ha chiesto la convocazione del suddetto Comitato per affrontare, in un’ottica di sicurezza integrata, le misure da approntare in vista della tradizionale fiera dei SS. Cosma e Damiano. Considerato che è il Sindaco il rappresentante legale del Comune, in quella sede avrebbe chiesto di sottoporre all’attenzione del Comitato anche eventuali problematiche riguardanti la sicurezza della Villa comunale, se ne avesse ravvisato l’esigenza.
Va peraltro rilevato che la situazione della Villa comunale è già nota al Prefetto che all’inizio della scorsa settimana ha disposto, in occasione di una riunione di coordinamento delle Forze di Polizia da lui convocata, mirati servizi di controllo di quella zona cittadina al fine di prevenire e reprimere lo spaccio di stupefacenti che talora avviene in quel sito. “Proprio a seguito delle direttive da me impartite in tale occasione sono stati intensificati, già dalla scorsa settimana, i controlli da tempo svolti, anche nelle zone della Stazione ferroviaria e del monumento ai caduti”.
Quanto poi all’auspicio, espresso dall’assessore, che “siano intensificati in modo costante i controlli anche nei centri di accoglienza”, il Prefetto ha precisato che “tali verifiche da parte della Prefettura sono frequenti ed hanno portato, nell’anno in corso, all’applicazione di ben 43 sanzioni pecuniarie, ognuna pari al 5% dell’importo contrattuale, a carico dei gestori dei centri di accoglienza, nonché alla risoluzione di ben sette convenzioni.
Tali controlli sono, ovviamente, di tipo amministrativo, cioè sono diretti a verificare la corretta erogazione dei servizi e non a eseguire perquisizioni alla ricerca di eventuale detenzione di stupefacenti, provvedimenti che possono essere disposti solo dall’Autorità Giudiziaria. Nei casi in cui ciò è avvenuto, tuttavia, non sono state rinvenute sostanze stupefacenti”.
Per quanto concerne poi “l’invocato uso delle telecamere per contrastare i fenomeni legati alla criminalità”, il Prefetto ha sottolineato che “in più occasioni è stata stigmatizzata la carenza di manutenzione delle telecamere da parte del Comune che le rendono di fatto inutilizzabili da parte delle Forze dell’ordine.
“Vorrei concludere con un invito all’assessore Kniahynicky di rivolgersi per il futuro direttamente al Prefetto, e non a mezzo stampa, sia per una questione di correttezza di rapporti istituzionali, sia perché la legge prevede appositi canali formali per sottoporre al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica problematiche concernenti la sicurezza urbana”.