Sin dall’anno 2004 ci opponemmo alla sottrazione dei parcheggi liberi per metterli a pagamento operata dalla ex giunta Melogli, in quanto dannosa per residenti e pendolari, e contestandone l’illegittimità per violazione del Piano Urbano del Traffico vigente all’epoca.
Cos’ ci siamo opposti alla giunta D’Apollonio che nel 2018, con delibera di C. C. n. 14 del 29.03.2018 rincarando la dose, sottrasse molti altri posti alla libera e gratuita fruibilità, con aumento esponenziale di tariffe, e sempre contestandone la palese e totale illegittimità (con ricorsi accolti dalla magistratura).
Insediatasi, la nuova amministrazione Castrataro ci ha dato ragione, rilevando la dannosità sociale di tale disastro ereditato dalla vecchia giunta per la realtà di Isernia, oltre che l’illegittimità come da delibera di G. C. n. 226 del 19.10.2022: “le attuali condizioni relative all’affidamento del servizio di che trattasi non risultano accettabili per il Comune, nonchè percepite spesso come vessatorie・ dai cittadini che vedono fortemente limitato il loro diritto alla mobilità, subendo pesanti sanzioni, frutto anche di una distribuzione manifestamente illogica ed iniqua dei parcheggi a pagamento (……), fondata esclusivamente su criteri di logica del mero profitto, che non tiene in alcun conto le effettive condizioni di viabilità generale e spostamento dei cittadini, valutate sulla base delle loro effettive esigenze・.
E con Delibera di G. C. n. 59 del 01.03.2023 ha aggiunto: “si rileva che il Piano Urbano del Traffico di Isernia, tuttora vigente e risalente alla deliberazione consiliare n. 101 del 2000, tra le altre cose istituiva le soste a pagamento, prevedendo complessivamente 399 stalli, numero che risulta più che raddoppiato nella delibera consiliare n. 14 del 2018, avente ad oggetto l’approvazione delle linee di indirizzo per l’affidamento della sosta cittadina a pagamento con la previsione di 827 stalli a pagamento, portati in seguito a 827 con la transazione del 2019 per porre rimedio alle gravi difformità tra la previsione consiliare e quella del disciplinare di gara (972 stalli messi a base di gara) , stravolgendo completamente il PUT (Piano Urbano del Traffico senza procedere alla sua preventiva modifica・.
Orbene, il sindaco e la sua amministrazione – per essere conseguente alle sue stesse giuste affermazioni – avrebbe dovuto procedere all’immediato smantellamento dei parchimetri, nonché ad attivare la restituzione degli esborsi indebitamente imposti a residenti e pendolari, nonché delle multe loro inflitte.
Ed invece, non solo non hanno smantellato le soste a pagamento, ma, per la pur giusta quota di sosta degli invalidi e dei mezzi di emergenza ha ridotto ulteriormente i parcheggi liberi, anziché utilizzare a tal fine le stesse soste blu.
Non solo: il Sindaco Castrataro continua a costituirsi nei giudizi presso il Giudice di Pace contro le multe illegittime, sostenendo l’opposto di quanto affermato nelle sue stesse delibere comunali sopra citate, e cioè che le soste blu sarebbero legittime.
E ciò nonostante ogni causa fosse vinta dal ricorrente e la multa annullata per la eccepita illegittimità degli atti istitutivi.
Infine: come è possibile modificare il Piano del Traffico se prima non si annulla per illegittimità l’atto della precedente amministrazione che vincola per 15 anni alle soste blu che si dice di voler togliere ?
Insomma ci pare evidente la manifesta illogicità e la palese incoerenza dell’attuale amministrazione Castrataro che, peraltro, perpetra un disastro sociale e amministrativo quale è quello delle soste blu, ereditato dalla precedente giunta di destra.
L’Associazione A.T.I. (Associazione Tutela dalle Ingiustizie);
L’Associazione Antimafia CAPONNETTO di Isernia;
Il Partito Comunista dei Lavoratori ・ Sez. di Isernia,