Una coppia di 50enni, è stata arrestata dai Carabinieri con l’accusa di sequestro di persona ed abusi sessuali e fermato per gli stessi motivi anche il figlio 16enne. I due con l’intento di favorire un rapporto sessuale tra il proprio figlio ed una 12enne, hanno prenotato una camera presso un albergo allo scopo poi di combinare successivamente un matrimonio tra i due. La ragazzina è stata prelevata per strada e con forza fatta salire sull’auto, da parte della coppia di adulti insieme al figlio. Già a bordo dell’auto, la ragazzina ha subito molestie sessuali da parte del 16enne, alle quali tentava di strenuamente di opporsi. Al rifiuto poi di recarsi in albergo da parte della 12enne, per convincerla le veniva anche offerta una somma in contanti di circa tremila euro, ma all’ennesimo rifiuto veniva picchiata dal figlio della coppia che le provocava contusioni al volto come poi successivamente certificato da personale del 118, abbandonandola in una stradina di campagna. Nel frattempo, la mamma della vittima aveva denunciato la scomparsa della figlia ai Carabinieri della Stazione di Venafro, che si erano messi immediatamente sulle tracce della ragazzina, rintracciandola poi mentre rientrava presso la sua abitazione. Poco dopo veniva rintracciata anche la coppia di 50enni, arrestata in flagranza di reato, l’uomo associato presso la Casa Circondariale di Isernia, la donna presso il reparto femminile di quella di Chieti. Il 16enne veniva invece fermato e affidato in custodia ad alcuni familiari. A bordo dell’auto, utilizzata per trasportare la ragazzina, è stata anche rinvenuta e sottoposta a sequestro la somma in contanti di tremila euro.
La tutela delle vittime vulnerabili, come i minori, è una delle priorità dell’Arma dei Carabinieri, che negli ultimi tempi partecipa attivamente a progetti integrati sviluppati dalle Amministrazioni locali e dalle associazioni di volontariato. La collaborazione nell’ambito delle reti di protezione sociale, predisposte a livello locale, prevede la partecipazione a seminari informativi a favore degli operatori di polizia per il riconoscimento dei fattori di rischio correlati ai reati in danno di “soggetti deboli”; il contributo alla realizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione; la partecipazione a specifici progetti di assistenza e protezione delle vittime di particolari reati. Tra le iniziative istituzionali ricordiamo il protocollo d’intesa tra il Ministero degli Interni e “SOS Telefono Azzurro ONLUS” per la gestione del numero 116000 – linea telefonica diretta per i minori scomparsi; l’osservatorio per il contrasto della pedofilia e pornografia minorile, la vigilanza sul lavoro minorile ed il protocollo d’intesa tra il Ministero degli Interni e l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Infine, l’educazione alla legalità, con la partecipazione agli “Osservatori permanenti sul bullismo” presso gli uffici scolastici regionali e la collaborazione con gli “Osservatori della legalità” presso gli istituti scolastici attraverso la raccolta di segnalazioni meritevoli di attenzione investigativa; la partecipazione a percorsi educativi in funzione preventiva e la particola attenzione alla trattazione delle problematiche emergenti nel mondo giovanile.