di  Antonio Amicone

Siamo in piena campagna elettorale a Isernia, con largo anticipo. Non si era mai visto prima d’ora un tale attivismo a distanza di un anno dalle elezioni amministrative in città.

Si stravolgono le regole consolidate, quelle dell’attesa degli ultimi mesi utili per aggregare e carpire consensi – come avviene di sovente –  avendo il lasciapassare da quelle famiglie potenti e da quei leader che hanno sempre dettato legge in fatto di elezioni e soprattutto sulla scelta del sindaco.

Nei giorni scorsi un’ospitata televisiva, su una nota emittente regionale per un confronto sul futuro di Isernia, invitato dal collega Enzo Di Gaetano l’Avv., Oreste Scurti e la ex candidata sindaco a Isernia con il PD alle passate elezioni, l’Avv. Rita Formichelli.

Un modo diretto, senza nemmeno tante velature per lanciare la candidatura di Scurti a primo cittadino di Isernia, facendo intendere la sua disponibilità a risolvere con un programma ben delineato, tutte le problematiche incompiute dell’attuale esecutivo, quindi  il rilancio necessario della città, sopita da molti anni in attesa di un risveglio.

Ebbene, la stranezza è quella che vi è ancora tanto tempo per poter decidere su un eventuale candidato sindaco e la storia ci insegna, quando gli organi di informazione, in tempi ancora non sospetti, portano alla ribalta un nome papabile viene bruciato anzitempo, trovando migliaia di motivi per cui quella persona, anche se titolata ed esperta non possa rivestire il ruolo di primo cittadino.

In virtù di questa verità storica, le prime stoccate negative nella direzione dell’Avv. Scurti non si sono fatte attendere. Emilio Izzo con un fervore rivoluzionario, fuori dagli schemi, ha attaccato il papabile candidato su facebook, riversandogli addosso un livore personale inatteso e stucchevole, ma a distanza appunto di un anno dalle elezioni, anch’esso fuori luogo e fuori tempo, eppure i due per le strisce blu e la sanità erano stati artefici della protesta e di posizioni ben determinate contro l’amministrazione comunale di Isernia.

Insomma, stravolgendo gli schemi della politica tradizionale, già ampiamente stravolti e lontani dai cittadini, l’ottimo Oreste Scurti, già si scontra con chi presumibilmente doveva stargli in qualche modo vicino, figuriamoci, man mano che si andrà avanti e si avvicina la data delle elezioni cosa potrebbe accadere.

Ravvediamo che l’importanza del tempo è fondamentale per avviare una candidatura e per promuoverla agli organi di informazione e ai cittadini, previo confronto con chi regge le redini della politica, prima di esporsi personalmente alla libera accettazione di eventuali programmi da parte dellìelettorato.

Scurti, parrebbe  stia promuovendo la sua candidatura in una sorta di spazio fisico quantistico, dove l’importanza del tempo non ha più quella rilevanza del mondo reale. Non sappiamo quale risvolto possa avere questa politica quantica in una società legata ancora a egemonie consolidate dalla tradizione.  Appare complicato e discutibile, a distanza di   poco meno di 12 mesi, questo salto quantico nel buio della politica isernina.