Stanno arrivando in redazione numerose segnalazioni di mamme isernine preoccupate per la sicurezza dei loro figli, dopo la fortissima scossa di terremoto di questa mattina. Alle 7.40 di oggi, domenica 30 ottobre, l’Italia centrale è stata svegliata da una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro tra Umbria e Marche. Il Sisma è stato avvertito con forte intensità anche ad Isernia.
La terra ha tremato in Molise per diversi secondi, per fortuna non si segnalano danni a cose o persone. Questa ulteriore scossa ha messo in allarme numerose mamme, che temono ancora di più per la sicurezza degli edifici scolastici. Molti genitori stanno decidendo in queste ore di non mandare lunedì i ragazzi a scuola, dalle mail che ci arrivano è chiaro che il clima sta diventando sempre più teso e rovente. Lo scontro rischia di diventare ancora più duro, nei giorni scorsi alcuni genitori avevano già deciso di lasciare i ragazzi a casa, e sembra che da lunedì la storia possa ripetersi.
Le mamme hanno apertamente chiesto al presidente della Provincia, Lorenzo Coia, di “tirare fuori i documenti” sull’agibilità delle strutture di propria competenza. Le mamme non credono più che il problema sia circoscritto solo degli edifici comunali. Anche le strutture che ospitano le scuole superiori sono sotto stretto esame. Il pressing nei confronti di Coia diventa sempre più incessante: adesso i genitori vogliono l’accesso direttamente alla documentazione dei singoli istituti.
Il problema della sicurezza degli edifici scolastici è molto sentito in città e il terremoto di oggi aumenta la paura. La situazione delle scuole continua ad essere un’emergenza ad Isernia e in tanti anni si è fatto ben poco per migliorare le cose. Il sindaco aveva detto ad inizio anno scolastico: “Risolverò l’emergenza, altrimenti torno a casa”. Da domani sarà chiamato di nuovo a tranquillizzare e a dare risposte certe ai genitori già sul piede di guerra. Saranno predisposte, forse, già in giornata, tutte le procedure di verifica degli edifici scolastici e pubblici di Isernia.