Presenti ai festeggiamenti per la salvezza del punto nascite di Isernia solo i rappresentanti del M5S, mancavano gli artefici di tale successo: Lolita Gallo e Vincenzo Di Luozzo. Ma non doveva essere un evento apolitico?
di Alessia Tonti
Un evento che non segna il passo ad una decisione presa nel riordino della Sanità regionale dell’era Frattura, fatta di tagli e conseguenti chiusure di reparti e ospedali. Il punto nascite di Isernia, grazie all’impegno di tutti i referenti della sanità, dei medici e delle mamme che hanno preferito partorire presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Veneziale e non fuori regione come accadeva da anni. Grazie agli interventi dei vertici della Salute regionale quali la Direttrice generale Lolita Gallo, ma anche grazie al lavoro indefesso del Ginecologo direttore del reparto Dott. Flavio Giannini, del Consigliere comunale Vincenzo Di Luozzo che ha avuto un ruolo chiave nel mettere a confronto gli attori principali sulla problematica. Si è raggiunto l’obbiettivo delle 500 nascite presso il reparto di Ginecologia del Veneziale.
Oggi, giorno dedicato ai festeggiamenti, voluti dalla dirigente del reparto Dott.ssa Angela Scuncio, una sorta di ringraziamento alle neo mamme per il loro puntuale contributo alla causa. Non è mancata la banda musicale e un gruppo di intrattenimento, ma come spesso può accadere, da un evento apolitico, inviti estesi solo nella direzione delle mamme, escludendo la Direttrice generale della salute regione Molise Lolita Gallo e il Consigliere Vincenzo Di Luozzo, presenti alla manifestazione di giubilo il Consigliere comunale (M5S) Mino Bottiglieri e il Consigliere Regionale Vittorio Nola (M5S). Situazione che ha suscitato perplessità e malumori negli esponenti politici locali nel post evento. Chiudendo la parentesi incresciosa, sicuramente i vertici pentastellati, hanno dovuto ricevere un invito per la loro esclusiva presenza all’evento, oppure senza essere invitati si sono presentati in reparto per palesare il loro interesse alla vicenda, pur sapendo che i meriti erano di altri?
Abbiamo avvicinato uno dei massimi artefici del risultato ottenuto,
Flavio Giannini, Ginecologo dirigente del reparto di Ginecologia del Veneziale.
Sentita manifestazione, una battaglia vinta sul campo, ma non è ancora stata scritta la parola fine al rischio chiusura, come stanno le cose?
Spero sia una vittoria non momentanea, questo risultato dovrà avere una ricaduta concreta. 500 parti all’ospedale Veneziale non si registravano da oltre 10 anni. Tutto ora resta nelle mani del Ministero, della regione Molise e del nuovo Commissario. Qualora si riuscisse a replicare i 500 parti anche per il 2019, sarebbe un segnale inequivocabile che il punto nascite ha una valenza concreta, che vi è una inversione di tendenza. Questo avvantaggerebbe le scelte nella riprogrammazione del prossimo Piano Sanitario. Comunque non dimentichiamo che il reparto doveva chiudere i battenti a dicembre 2017. Godiamoci questo risultato festeggiando con le mamme che hanno reso possibile il miracolo, noi continueremo ad impegnarci nel nostro lavoro, poi si vedrà.
Da una manifestazione che doveva essere apolitica, si è registrata la presenza dei rappresentanti comunali e regionali pentastellati, come la giudica?
Non saprei, mi è parsa strana la loro presenza, proprio per la caratura dell’evento rivolto esclusivamente alle mamme, per ringraziarle della scelta effettuata, escludendo a priori la politica ad ogni livello.
Segue l’intervista audio/video alla Dott.ssa Angela Scuncio.