Dopo l’elezione del Presidente del Consiglio a Isernia, il Sindaco Castrataro conferma la tendenza ad emarginare il Partito Democratico e i partiti nazionali che hanno contribuito alla sua elezione.

Lo scrutinio segreto ha evidenziato come non si è voluto dare ai Dem, almeno una rappresentanza dovuta e attesa.  Ancora una volta dopo la nomina dei due assessori, uno di Volt Italia con Federica Vinci anche Vicesindaco e l’altro della lista civica riferimento diretto del sindaco Isernia Futura con Angelo Iannone e due assessori esterni, il PD non è rappresentato in Giunta.

Rispetto alle richieste che ieri ha palesato scontate di rappresentanza, il Segretario regionale dei Dem Vittorino Facciolla, non senza un velo nemmeno occulto di invito a dare al PD il giusto ruolo per l’impegno profuso per la vittoria elettorale per evitare ritorsioni in futuro.  Coraggiosamente Castrataro va avanti, presumibilmente attendendo che ci sia piena condivisione nelle anime del PD sui nomi da proporre, anche se parrebbero scontati i due assessorati a Maria Teresa D’Achille e Ovidio Bontempo, ma anche un assessorato al M5S con Vittorio Monaco. La battaglia, o chiamiamola dialettica politica come piace ai Dem, è tra i due leader Consiglieri regionali PD Facciolla e Fanelli, un freno sulle nomine da indicare a Castrataro se uno o l’altro eletto di riferimento, hanno fatto decidere al sindaco di procedere con la Giunta senza attendere le calende greche piddine.

Non possiamo evitare di riportare anche le osservazioni della minoranza consiliare, Gabriele Melogli ed Enzo Di Luozzo hanno evidenziato entrambi il loro mancato coinvolgimento nell’elezione del presidente. Di Luozzo ha affermato: sono sicuro che tutti gli amici dell’opposizione avrebbero contribuito a questa elezione. Vedo – ha continuato Di Luozzo – che nella Giunta manca la politica, se non quella europea. Noi rimaniamo sempre all’opposizione, ma la vera minoranza è all’interno della maggioranza. Se il sindaco manterrà questa configurazione vorrà dire che ha dato un segnale serio, ma io spero che la politica entri nel Comune con la composizione politica – partitica nazionale, che può offrire un grande contributo. Mi auguro -conclude Di Luozzo – che il sindaco possa ragionare con la sua testa e che non si faccia tirare troppo per la giacca. Parole di chi fa politica da anni e che guarda con introspezione il momento iniziale del mandato di Castrataro con le difficoltà a far quadrare gli accordi politici rispetto all’azione amministrativa nel rispetto del programma elettorale.