Il P.C.L. di Isernia chiede l’abolizione definitiva di tutti i parcheggi a pagamento, nonché un piano dei parcheggi, zona per zona, che  assicuri i parcheggi liberi in numero adeguato alle esigenze di chi deve sostare per residenza,  per lavoro, per fruire dei servizi e quant’altro legato alla mobilità, tenendo anche in debito conto le esigenze dei disabili.

Ed invero a riprova che la nostra città, per la sua specificità, non ha bisogno di nessuna striscia blu v’è il felice esperimento che stiamo vivendo in questi giorni con la sospensione dei parcheggi a pagamento, avvenuta dopo le proteste popolari sostenute anche dall’intervento pubblico PCL di Isernia: la situazione dei parcheggi e della loro fruibilità è infatti rimasta uguale senza parcheggi a pagamento e solo con i parcheggi gratuiti, ed anzi presenta evidenti miglioramenti laddove in molti hanno potuto evitare di girare a vuoto per trovare un “parcheggio bianco”, a beneficio sia del traffico che del minore inquinamento da smog.

 

Non v’è dunque alcuna necessità pubblica che a Isernia giustifichi i “parcheggi blu”, bensì solo l’interesse al profitto ultramilionario di società private appaltatrici, una arbitraria speculazione finanziaria sulla pelle delle tante famiglie locali e pendolari che già stentano ad arrivare alla fine del mese, e che contestammo già da quando fu sciaguratamente avviata dalla ex giunta di destra  del decennio 2002-2012 (oltre 500 “posti blu”), sino ad oggi, aggravata dall’attuale giunta di destra che ha aggiunto altri 300 posti blu, più stalli, triplicando pure le tariffe.

 

Con l’aggravante che non viene fatta neanche una gestione diretta, poiché in tal caso quanto meno i fondi raccolti potevano essere destinati dal Comune ad una vera occupazione ed al potenziamento dei servizi e delle opere socialmente necessarie alla città.

 

Dunque, non basta revocare l’attuale incremento di posti blu e delle tariffe: occorre revocare anche la delibera della ex giunta di destra del disastroso decennio 2002-2012, se si vuole eliminare anche l’abuso sociale e di potere, dei rimanenti 565 parcheggi a pagamento.

 

Ed in ogni caso il PCL di Isernia continuerà a richiedere al Comune, come fa dal 2002, anche l’annullamento in sede di autotutela di queste assurde delibere antisociali, sia della vecchia  amministrazione del 2002-2012 sia di quella attuale, poiché non hanno alla base neanche la dimostrazione del rispetto dei parametri urbanistici di legge: a)– dotazione minima di mq. 2,50 di aree per parcheggi pubblici gratuiti per abitante, imposta dall’art. 3 del D. M. 2 aprile 1968; b)- riserva di parcheggi gratuiti di almeno un metro quadrato per ogni dieci metri cubi di costruzione come prescritto dall’art.2 della L. n.122/1999; c)- per gli invalidi la riserva ex art. 11 del DPR 503/1996, di almeno un  posto per ogni 50 (ma la nostra proposta di 3 per ogni 50 massimo di legge).