Da diverse settimane una catena con lucchetto blocca l’accesso al Centro Trasfusionale e alla Guardia Medica, subito dopo l’ingresso principale dell’Ospedale F. Veneziale, proprio dove si accede alla Direzione Sanitaria.
Fino a qualche mese fa non c’era nessun vincolo all’ingresso di questa strada e gli utenti che dovevano prelevare i parenti dimessi dall’ospedale, potevano con tranquillità usufruire dell’accesso secondario servito da ascensore, giungendo con l’auto proprio in prossimità dell’ingresso e anche chi aveva problemi di deambulazione, poteva prendersi il giusto tempo per poter entrare nei mezzi ed essere condotto a casa.
Oggi con la catena posta a divieto d’ingresso, si crea una situazione di disagio per i parenti dei pazienti dimessi, in quanto l’unico punto per attendere l’uscita è quello principale, strada a senso unico e stretta, con l’impossibilità di far defluire il traffico, e la costrizione di lunghe code, maledizioni e imprecazioni, per chi giunge in ospedale con l’auto e trova davanti a se un altro veicolo che blocca la circolazione, mentre attende l’uscita di un paziente dimesso anche per dieci minuti.
E’ anche vero che l’area non controllata, era invasa da auto private che parcheggiando in maniera selvaggia a tutte le ore, impedivano al personale amministrativo di poter usufruire dei parcheggi, creando problemi anche al pulmino dei dializzati che spesso non riusciva nemmeno ad appoggiarsi per poter far salire o scendere i malati presso il Centro Trasfusionale.
Altro disagio dovuto all’attuale sbarramento con catena è per chi deve giungere presso la Guardia Medica a tutte le ore e magari con bambini che non stanno bene e hanno l’esigenza di essere visitati da un medico di guardia. In questo caso i genitori sono costretti a lasciare l’auto molto lontano, con il disagio del trasporto e nella stagione fredda come in questa, con la possibilità di aggravare la condizione dei piccoli pazienti.
Per far luce sulla vicenda, abbiamo contattato il Direttore Amministrativo dell’Asrem regionale il Dott. Antonio Forciniti, il quale dopo aver attinto informazioni sulla questione ci ha informati che dalla Direzione di Isernia la chiusura con catene è stata una decisione condivisa. Noi abbiamo risposto: “solo dalla dirigenza, in quanto il problema dell’utenza resta”.
La promessa è stata, che nella prossima settimana il Dott. Forciniti farà un sopralluogo presso l’ospedale Veneziale e verrà per analizzare la questione e trovare una soluzione al problema.
La prima potrebbe essere quella di un controllo degli ingressi e dei parcheggi con un parcheggiatore, o una convenzione con il comune di Isernia per un passaggio frequente dei Vigili Urbani, che dovrebbero comminare multe agli inadempienti.
Una seconda ipotesi potrebbe essere quella di dotare l’ingresso di una sbarra automatizzata, con il pass per gli addetti ai lavori, collegato anche via telecamera e audio sia alla zona reception dell’Ospedale che in Guardia Medica, in cui in remoto è possibile aprire e chiudere la sbarra limitando l’ingresso ai parcheggi abusivi, ma offrendo la possibilità a chi realmente deve recarsi in Guardia Medica o a prelevare un parente di poter entrare e uscire.
Una questione abbastanza complicata a cui siamo certi, il Dir. Amministrativo troverà una soluzione. La più immediata, come ci riferisce direttamente il Dott. Forciniti, sarebbe quella di far restare la catena, ma dare la possibilità nel pomeriggio ai medici che si alternano in Guardia Medica di toglierla per permettere l’accesso ai pazienti. Resterebbe comunque il problema prelievo degenti, trovare una soluzione è d’obbligo: vi terremo informati.